Nuove regole UE per gli aspirapolvere

Dal primo settembre, in tutta l’Unione Europea,  è scattata la fase-due dei requisiti sull’efficienza degli aspirapolvere: potenza massima 900 watt, livello sonoro a non più di 80 decibel, consumo energetico annuo inferiore (da 62 a 43 kWh).

Stop quindi agli apparecchi da 1600 watt e oltre: i negozi potranno continuare a vendere gli apparecchi fuori norma fino all’esaurimento delle scorte di magazzino. Una prima restrizione alla potenza di picco di questi elettrodomestici era stata introdotta in Europa dal primo settembre 2014, con il regolamento 666/2013 della Commissione UE sui requisiti di eco-design per gli aspirapolvere. Tre anni fa erano stati banditi dagli scaffali dei rivenditori i modelli, ancora molto popolari, con un power input superiore a 1600 watt.

La fase-due del regolamento prevede anche un abbassamento del consumo energetico da 62 a 43 kWh/anno e una serie di prescrizioni per estendere la vita utile degli apparecchi, per esempio il motore dovrà essere progettato per funzionare correttamente per almeno 500 ore, mentre il tubo dovrà essere ancora integro dopo 40.000 oscillazioni in tensione.

Altri requisiti riguardano l’efficienza di aspirazione della polvere da tappeti e superfici dure; inoltre, gli elettrodomestici non dovranno immettere nuovamente nell’aria più dell’1% della sporcizia rimossa in precedenza.

Secondo la Commissione europea, i requisiti di eco-design per gli aspirapolvere, nel loro complesso, permetteranno di risparmiare fino a 20 TWh di elettricità l’anno al 2020, l’equivalente dell’energia elettrica consumata da tutte le abitazioni del Belgio in dodici mesi. Acquistando un prodotto più efficiente, sempre secondo i dati diffusi da Bruxelles, è possibile risparmiare fino a 70 euro sulle bollette, durante l’intera vita utile dell’apparecchio.

Per quanto riguarda l’etichetta energetica, infine, la suddivisione di classi di efficienza che prevede l’utilizzo dei segni +, ad esempio dalla categoria A+++ alla D, andrà in pensione tra due anni, perché lo scorso giugno il Parlamento UE ha approvato la riforma dell’energy label. Dal 2019 gli aspirapolvere – insieme a lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, lampadine e televisori – saranno tra i primi prodotti a dover tornare alla suddivisione originaria A/G, eliminando tutti i segni + dalle etichette.

 

Fonte: Qualenergia



Il tuo nome (richiesto)

La tua email (richiesto)

Il tuo messaggio