Strutture alberghiere: un quadro della situazione

Uno studio di CRIF RES, divisione del Gruppo CRIF specializzata nei servizi valutativi e tecnici per il real estate e leader nel mercato bancaria, evidenzia come l’Italia abbia il più grande portafoglio ricettivo europeo (seguita da Germania e Spagna) e sia in terza posizione a livello mondiale: l’Italia infatti mette in campo 33mila alberghi e 1,1 milioni di camere.

Quanto però alle quote di mercato sui volumi degli ospiti degli hotel, a livello europeo, il nostro paese con il 12,2% occupa solo il quarto posto, dopo la Germania (18,3%), la Francia (15,5%) e la Spagna (13,5%).

Ma il settore hotellerie è molto vivace: nel primo semestre di quest’anno ha registrato investimenti per 2 miliardi di euro, il 42% degli investimenti immobiliari totali.

Identikit dell’offerta

Se si considera il numero complessivo degli hotel, si nota che è calato ma con differenze secondo le categorie delle strutture. Infatti, dei 33mila alberghi censiti dall’Istat, gli hotel a 3 stelle ne costituiscono circa la metà – risultato invariato nel periodo considerato – incremento invece di più del 20% per le strutture a 4 stelle e il + 50% per quelli a 5 stelle, mentre si riducono molto i 2 stelle (-19%) e 1 stella (-33%).

Ma la penetrazione nel mercato degli hotel di lusso rispetto al totale è solo del 10%, mentre la stessa in Europa è del 30%.

Le catene alberghiere in Italia si concentrano sull’alta gamma e presentano un elevato numero di camere (108, che aumenta a 120 se sono brand internazionali e 126 per il segmento Upscale) rispetto alla situazione dell’hotel medio italiano che di camere ne conta 33.

Gli investimenti

Nel settore hotellerie nel 2018 gli investimenti hanno raggiunto 1 miliardo di euro (-5% rispetto al 2017) però si tratta di un buon risultato se si considera il mercato immobiliare complessivo (-20% rispetto all’anno precedente).

Più della metà degli investimenti nel settore hotellerie proviene dall’estero (un quarto è extraeuropeo) e si concentra soprattutto su Roma, seguita da Milano, Venezia e Firenze. Ottimi segnali per il 2019, con investimenti sui 2 miliardi di euro nel primo semestre.

Valore medio degli hotel

In testa Milano, con quasi 20 milioni di euro, e poi Firenze (17 mio) e Roma (11 mio). Il valore medio per camere nelle città d’arte (rapporto tra valore medio complessivo delle strutture e numero delle camere presenti) si presenta quasi uguale per Venezia (227.000 euro) e Firenze (224.00 euro) A seguire Roma e Milano, rispettivamente con 180.000 e 163.000 euro.

Per le località turistiche, in primo piano Livigno (170.000 €) e poi la Riviera ligure di levante (140.000 €), Costa Smeralda (130.000 € ), Lago di Como (123.000 €) e Riviera Romagnola (69.000 €).

Fonte: Casa&Clima



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