A ECOMONDO presso lo spazio espositivo UNIRAU-ARIU hanno organizzato visite guidate per scoprire che fine fanno i rifiuti tessili urbani e conoscere meglio la filiera che li raccoglie e valorizza evitando che vadano in discarica.
UNIRAU (l’Associazione delle aziende e delle cooperative che svolgono le attività di raccolta, selezione e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani) e ARIU (l’Associazione dei recuperatori indumenti usati) sono state presenti a ECOMONDO, la manifestazione per la transizione ecologica in conuno spazio espositivo e dimostrativo interamente dedicato alle attività di gestione dei rifiuti tessili urbani.
Obiettivo dell’iniziativa, che ha rappresentato in piccolo le diverse fasi di raccolta e trattamento dei prodotti tessili conferiti nei contenitori stradali ogni giorno dai cittadini, era far conoscere a istituzioni, stakeholder, media e opinione pubblica, una filiera industriale nazionale che opera con successo nella raccolta, selezione, preparazione al riuso e al riciclo degli abiti usati e dei rifiuti tessili urbani (nel 2021 sono state raccolte e trattate dall’intero settore oltre 154mila tonnellate).
Nelle visite guidate si è potuto osservare da vicino e capire come si raccoglie, seleziona e valorizza questa importante frazione delle raccolte differenziate urbane, obbligatoria in Italia dal 1° gennaio 2022 e in attesa della prossima introduzione del regime di EPR (Responsabilità Estesa dei Produttori). Il processo parte dal contenitore della raccolta differenziata dove i rifiuti tessili vengono conferiti, per poi passare alle parti di impianto di trattamento e valorizzazione degli scarti, fino ai prodotti pronti per il riuso e ai materiali destinati al riciclo ottenuti dalla selezione delle raccolte differenziate.
“Dono o rifiuto? Legalità o illegalità? Riuso o riciclo? – ha sottolineato Andrea Fluttero, Presidente di UNIRAU – Questi sono alcuni degli interrogativi che emergono quando si parla di rifiuti tessili urbani. Nel corso di Ecomondo, attraverso il nostro spazio espositivo e la partecipazione a momenti di approfondimento sul settore, intendiamo fare chiarezza sul presente e futuro di questa filiera, destinata nei prossimi anni a raccogliere e gestire in modo industriale, efficiente e tracciabile un flusso crescente di rifiuti che diversamente genererebbe costi economici e ambientali per il nostro Paese”.
“Siamo una filiera industriale consolidata e integrata con la raccolta – conclude Joseph Valletti, Presidente di ARIU – sappiamo selezionare e valorizzare bene le raccolte e siamo a disposizione dei futuri consorzi di produttori per garantire efficacia ed efficienza individuando insieme gli anelli sui quali sarà opportuno indirizzare le risorse provenienti dal regime di responsabilità estesa dei produttori.”