
Trasparenza retributiva UE: nuove regole per il recruiting
– Divieto di chiedere la storia retributiva: non sarà più possibile domandare quanto il candidato guadagnava prima.
– Selezione neutrale e non discriminatoria: titoli di ruolo e linguaggio degli annunci dovranno essere inclusivi; anche la valutazione dei ruoli e delle competenze dovrà basarsi su criteri oggettivi e “gender-neutral”.
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Reclutamento più competitivo e trasparente
In un settore dove spesso è difficile reperire tecnici specializzati, operatori, figure commerciali e profili di facility/soft FM, indicare la RAL richiederà un posizionamento chiaro rispetto al mercato. Chi comunica in modo trasparente potrà ridurre tempi di selezione e turnover.
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Revisione di inquadramenti e percorsi di carriera
Il confronto tra ruoli “di pari valore” spingerà a formalizzare meglio competenze, responsabilità e livelli, soprattutto per funzioni ibride tipiche della filiera (es. tecnici post-vendita che fanno anche training, capisquadra con compiti di controllo qualità, commerciali con pacchetti variabili).
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Allineamento tra sedi e territori
Molte imprese del settore operano con reti multi-sito o con strutture miste (produzione, logistica, vendita, cantieri). Serviranno criteri coerenti per evitare differenze retributive non giustificabili tra stabilimenti, filiali e aree geografiche.
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Gestione della comunicazione interna
I lavoratori potranno richiedere dati retributivi medi per ruoli analoghi. Questo rende fondamentale preparare HR e management a una comunicazione chiara, documentata e coerente con i CCNL applicati.
AFIDAMP sta già lavorando per supportare gli associati: è in preparazione un webinar dedicato, in collaborazione con Michael Page Italia, per chiarire gli obblighi in arrivo, condividere scenari tipici del professional cleaning e offrire indicazioni operative su annunci, processi di selezione e politiche retributive.




