Sportello in rete Afidamp/Consip

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Un servizio  su misura per le aziende del cleaning professionale

Trasparenza, rapidità, superamento dei vincoli geografici: queste le caratteristiche del mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa) che più piacciono agli imprenditori del pulito. Lo scetticismo iniziale di chi vedeva la novità come l’ennesimo fardello a carico delle aziende è stato presto superato grazie alla frenetica attività degli sportelli in rete Consip, veri e propri traghettatori che accompagnano gli imprenditori alla scoperta delle opportunità che si celano oltre le porte del web.

Il settore del cleaning professionale è stato tra i più ricettivi nel capire le potenzialità del Mepa – commenta Stefania Verrienti, segretario generale AfidampFED – ogni giorno lo sportello Consip attivo presso Afidamp accoglie le richieste degli imprenditori, offrendo assistenza, sostenendoli nel processo di abilitazione e fornendo preziosi consigli su come gestire e crescere utilizzando la ‘macchina Mepa’.

Ciò denota la particolare apertura del comparto nei confronti delle innovazioni, al di sopra della media nazionale. Basti pensare che gli ultimi dati della Commissione UE dicono che l’Italia è terzultima tra 28 paesi sul fronte della digitalizzazione e che solo il 5% delle piccole e medie imprese italiane utilizza i canali di e-commerce per fare business”.

STEFANIA VERRIENTI FOTO Stefania Verrienti

Gli ultimi dati diffusi da Consip circa il bilancio 2014 del Mercato Elettronico per gli acquisti della Pubblica Amministrazione confermano questa nuova tendenza di avvicinamento al mondo digitale. Risultano infatti in aumento i fornitori presenti nel Mepa col proprio catalogo e, ovviamente a causa dell’obbligatorietà dal 2012 per gli acquisti sotto soglia, anche del numero delle Amministrazioni abilitate.
Nel 2014 le transazioni sono state più di 500.000, di cui il 26% tramite richiesta di offerta, con una crescita del 62% rispetto all’anno precedente. Per le imprese la crescita è significativa: a fine dicembre erano presenti sul Mercato Elettronico più di 36.000 aziende (di cui il 70% rappresentato da imprese con meno di 10 dipendenti) con più di 5 milioni di articoli pubblicati.

In questo quadro, gli sportelli in rete acquistano un’importanza cruciale. “Il servizio che offriamo porta alle imprese, per la maggior parte piccole e medie, anche un forte risparmio in termini di tempo e di produttività – sottolinea Stefania Verrienti – Senza lo sportello Afidamp infatti, gli imprenditori dovrebbero impegnare sul tema Mepa del personale normalmente destinato alla produzione, prendendosi in carico anche la relativa formazione, con inevitabili ricadute economiche. Con lo sportello Afidamp di Consip invece tutto diventa più semplice, rapido e senza oneri per gli associati”.

Come spiega Lorenzo Di Vita, supporto operativo dello Sportello Consip presso Afidamp: “In sostanza, per aiutare le imprese ad abilitarsi, Consip e Afidamp hanno attivato sul territorio uno Sportello al quale le imprese associate possono rivolgersi per ricevere spiegazioni sulle modalità di utilizzo del Mercato Elettronico. Quindi, se le aziende associate hanno bisogno di supporto sui concetti generali, sulla navigazione, sulla normativa, sull’abilitazione ai bandi, sulla gestione del catalogo e così via, Afidamp è a disposizione gratuitamente. I requisiti da possedere per abilitarsi sono minimi, come l’iscrizione alla Cciaa, l’uso di un pc, la connessione a Internet e la firma digitale».

Afidamp ha già fornito agli associati (e non) le ‘istruzioni per l’uso’ sulla gestione del Mepa nel corso di due seminari che si sono tenuti a Bologna e a Roma, a cui ne seguirà probabilmente un terzo. L’associazione ha voluto creare un ponte diretto tra il mondo delle imprese e quello della PA, invitando direttamente i rappresentanti del Consip Anna Maria Michienzi (responsabile supporto operativo Sportelli in rete) e Lidia Capparelli (responsabile Green Public Procurement) a rispondere ai quesiti delle aziende, a raccoglierne le istanze e cercare di capire  le loro esigenze.

Anna Maria Michienzi ha sottolineato ai microfoni di Pulire Web Tv News (il notiziario on line del mondo Afidamp) l’importanza del ruolo degli sportelli in rete per avvicinare le piccole e medie imprese al programma di razionalizzazione degli acquisti della PA e il  servizio che offrono, accompagnando gli imprenditori passo dopo passo. Inoltre, il cleaning professionale è un comparto che Consip guarda con particolare interesse: “Abbiamo voluto iniziare la collaborazione con Afidamp – ha sottolineato Anna Maria Michienzi – proprio per avvicinare un largo settore di imprese che abbiamo già conosciuto, ma con cui non ci siamo mai confrontati realmente”.

Ma non c’è Mepa senza green policy. Afidamp si sta impegnando per sostenere le aziende ad attenersi ai requisiti ‘verdi’, sempre più presenti nei bandi pubblici.

Come infatti ha sottolineato Lidia Capparelli, responsabile Green Public procurement di Consip, esiste una comunicazione della Commissione Ue che si prefigge l’obiettivo di arrivare al 50% di bandi pubblici verdi. E l’Italia, per una volta, sembra risultare all’avanguardia. “Molte amministrazioni hanno attuato delle policy di applicazione dei criteri green nelle loro procedure di appalto – ha dichiarato Lidia Capparelli –  I dati raccolti testimoniano che abbiamo chiuso il 2013 con una percentuale di integrazione dei criteri ambientali all’interno delle procedure di acquisto, in termini di convenzioni e accordi quadro, del 91%. La Consip continuerà a contribuire in maniera significativa al raggiungimento di questo obiettivo a livello di sistema paese”.

Il tema ambientale è particolarmente sentito tra le aziende del cleaning, tanto da aver portato Afidamp a istituire il premio  Clean Green Afidamp Award, un riconoscimento internazionale che viene attribuito con cadenza biennale, alle aziende del cleaning che dimostrano una particolare ‘vocazione” ambientale’.

Il nostro è un comparto già fortemente responsabilizzato sui temi legati alla sostenibilità e alla responsabilità sociale di impresa –  specifica Stefania Verrienti – ma sicuramente il fatto che all’interno del Mepa le buone prassi green rappresentino un valore aggiunto contribuirà a mantenere forte l’attenzione  nei confronti dell’ambiente e servirà da stimolo alle aziende per adottare innovative  strategie per l’utilizzo risorse rinnovabili, ridurre i rifiuti ed elaborare nuovi prodotti sempre più ecocompatibili. Diffondere la cultura della pulizia vuol dire anche questo: contribuire attivamente ad avere un mondo più pulito, a 360°”.



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