Roma 15 settembre: presidio sotto la sede del Ministero del Lavoro
Inizia il nuovo anno scolastico e c’è ancora incertezza per gli ex-Lsu ATA, visto che il piano “scuole belle”, uno degli interventi del Governo nel mondo della scuola non è ancora realtà pienamente operativa. Gli operatori delle pulizie si trovano in condizioni di forte disagio a causa dei ritardi nell’attuazione del piano delle manutenzioni e dei tagli ai servizi di pulizia.
Il piano per gli interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale, doveva interessare 7.801 plessi scolastici nel corso del 2014,e vede coinvolti come manutentori anche gli 11.000 ex LSU e gli altrettanti addetti alle pulizie da anni impegnati nelle scuole, lavoratori che da pulitori si devono riqualificare in fretta come ‘abbellitori’ con corsi di formazione dell’ultima ora..
“Gli Accordi siglati, a cominciare dal cosiddetto piano industriale varato a marzo 2014 da MIUR, Ministero del Lavoro, aziende appaltatrici Consip e sindacati firmatari, fino ad ora hanno portato soprattutto altra amarezza e rabbia per gli ex-Lsu“, osserva
Gli addetti alle pulizie rivendicano che non sono stati pienamente mantenuti i livelli occupazionali e di reddito e i lavoratori sono stati costretti a lavorare nel caos organizzativo. Bonvino conclude: “Con lo sciopero nazionale indetto dall’USB il primo giorno di scuola, che coinvolgerà tutti i lavoratori da inizio a fine turno, e con le manifestazioni che si terranno nelle varie regioni, esigiamo il pieno rispetto degli impegni assunti dalle controparti per il mantenimento dei livelli occupazionali e reddituali; il rispetto dei diritti e un intervento legislativo volto a ottenere la vera stabilizzazione del personale ex-Lsu scuola oggi impegnato in ditte appaltatrici, attraverso l’assunzione negli organici Ata con la reinternalizzazione del servizio e dei lavoratori, in modo da per ridare serenità al mondo della scuola e ai lavoratori.“