Russia: stasi per il mercato delle pulizie

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La crisi – e questo vale per tutti i settori, in Russia – non è ancora finita. Per il settore delle pulizie professionali lo si vede dal numero delle domande di partecipazione alle gare d’appalto.

Come riferisce la rivista russa infoclean.su, c’è stato un calo generale dei consumi, per esempio è cresciuto il numero dei centri commerciali ma molti spazi risultano vuoti (quest’anno è prevista l’apertura di altri sei grandi centri commerciali – per una superficie totale 778 mila quadrati – e la quantità totale di spazio nei centri commerciali di Mosca ha raggiunto 5,1 milioni di metri quadrati.  Ma i posti vacanti sono saliti al 9,1%. E hanno iniziato ad aprire anche luoghi dedicati ai segmenti a basso prezzo.

Il settore delle pulizie che aveva avuto finora un interessante  sviluppo ora subisce un arresto. Il flusso dei clienti si arresta, le imprese di pulizia cominciano a cercare la direzione di quelle aree che la crisi ha colpito di meno. Per esempio, la pulizia degli appartamenti e lavori di manutenzione speciale, da attuare ‘una tantum’  (come per esempio la cristallizzazione di superfici in marmo e granito, lavori che, invece, sono diminuiti per quello che riguarda la manutenzione regolare).

Le imprese sono diventate più piccole e aggressive, la concorrenza è diventata più difficile.  e viene attuata con mezzi più o meno corretti…

Aumenta la pubblicità e la promozione aggressiva dei loro servizi da parte delle imprese di pulizia.  Si utilizzano tutti i mezzi di comunicazione, dalla pubblicità via web a sistemi meno ortodossi, il dumping delle offerte e la denigrazione della concorrenza: è una vera battaglia per prendere il cliente.

La conclusione a cui si giunge è che non tutte le aziende di servizi sopravviveranno quest’anno: rimarranno solo le più grandi e quelle finanziariamente stabili.

 



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