Roma: progetto ‘Scuole belle’, mancano soldi per i servizi di pulizia

Non è ancora conclusa la vertenza che interessa 19 mila addetti Ex Lsu e dei così detti Appalti Storici impiegati nei servizi di pulizia e decoro delle scuole, coinvolti ritardo nei finanziamenti ministeriali.

Manca l’ultima tranche dei 170 milioni di euro previsti per il progetto “Scuole Belle”, definita nel piano del 28 marzo 2014 e confermata il 30 luglio scorso dopo una lunga trattativa tra i sindacati di categoria Filcams, Fisascat, Uiltrasporti, le  confederazioni Cgil Cisl Uil, i ministeri del Lavoro e dell’Istruzione, Università e Ricerca e il sistema delle imprese.

La copertura finanziaria era prevista fino a marzo 2016, con la distribuzione delle risorse per i servizi di pulizia e decoro scolastico.

Non essendo stati distribuiti i fondi, per i lavoratori – senza occupazione e salario – da luglio a settembre 2015 si è dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali.

L’insoddisfazione dei sindacati visto che la situazione attuale si prolunga fino a ottobre si è manifestata in una nota dei giorni scorsi ai sottosegretari della presidenza del Consiglio e dei ministeri interessati, che chiedono misure utili e urgenti per disporre delle risorse per completare il piano Scuole Belle.

Inoltre, sottolineano che la misura della Cassa Integrazione in deroga definita non sarà sufficiente ed escludono che si possa gestire ulteriormente le mancate ore di lavoro con la banca delle ore finalizzata alla compensazione del reddito dei lavoratori .

Una condizione aggravata anche dalla “riduzione delle attività richieste a fronte della ridefinizione degli ATA accantonati, di una riorganizzazione di alcuni circoli e direzioni didattiche” che hanno soppresso i servizi di pulizia “nonché una comunicazione inviata dal Miur alle scuole, che differentemente dagli anni scorsi, non vincola le risorse per l’esclusivo acquisto di tali servizi, diversamente da quanto definito negli accordi intercorsi con le scriventi e ripresi nei dispositivi normativi conseguenti”.

È stato chiesto un incontro immediato “per ripristinare il pieno rispetto dell’accordo, per identificare gli interventi normativi utili a mettere a disposizione in tempi rapidissimi le risorse economiche convenute e per assicurare il rispetto degli accordi per la continuità occupazionale e la tutela del reddito di tutte le lavoratrici ed i lavoratori del settore, nonché dell’erogazione dei servizi alle scuole”.



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