La cucina dell’hotel: igiene e pulizia, le basi dell’accoglienza

a cura di Vittoria Orsenigo

Igiene e pulizia sono le basi dell’accoglienza: già, sembra inutile dirlo, ma quando sappiamo che l’apparenza prende volentieri il posto della sostanza e che l’occhio si accontenta della sua parte (e spesso ringrazia anche per la miopia) non si sa bene su quale fronte ci troviamo.

Intanto prendiamo nota che anche il recente studio “Hospitality in Italia” condotto da Kantar e Team System, specialisti in soluzioni digitali per aziende e professionisti che ha indagato sulle preferenze, abitudini e scelte di chi ha viaggiato in Italia negli ultimi 12 mesi, segnala che gli italiani, nella scelta delle strutture ricettive, pongono come priorità assoluta la sicurezza e la pulizia, con il 58% che considera questi aspetti fondamentali. Seguono il comfort (47%), le tariffe convenienti (45%) e la reputazione della struttura (42%) come fattori trainanti nel processo di scelta.

Già altre indagini avevano segnalato questo aspetto, che viene confermato anche da questa analisi. Significativo è che forse non ci siamo dimenticati dell’esperienza Covid 19, che ha segnato profondamente tutti e ha modificato la nostra superficialità in tema di salute e sicurezza. Ci siamo resi conto che era necessaria attenzione e la superficialità si sarebbe pagata a caro prezzo.

HACCP: ‘il’ punto di partenza

Rimane sempre un punto fondamentale,  l’HACCP (Hazard analysis and critical control points), il sistema che consente di applicare l’autocontrollo in maniera razionale e organizzata.

L’elaborazione di un Piano HACCP si basa su sette principi:

  1. Identificare ogni pericolo da prevenire, eliminare o ridurre
  2. Identificare i punti critici di controllo (CCP – Critical Control Points) nelle fasi in cui è possibile prevenire, eliminare o ridurre un rischio
  3. Stabilire, per questi punti critici di controllo, i limiti critici che differenziano l’accettabilità dalla inaccettabilità
  4. Stabilire e applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici di controllo
  5. Stabilire azioni correttive se un punto critico non risulta sotto controllo (superamento dei limiti critici stabiliti)
  6. Stabilire le procedure da applicare regolarmente per verificare l’effettivo funzionamento delle misure adottate
  7. Predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa alimentare

La prima codifica normativa in Europa risale al 1993 con la Direttiva 43/93/CEE (recepita in Italia con il D. Lgs 26 maggio 1997 n. 155, ora abrogato). Questa normativa è stata sostituita dal Regolamento CE 178/2002 e dal Regolamento CE 852/2004.

L’argomento è vasto, ma pensiamo al ristorante, anzi alla sua cucina, come il punto centrale in cui igiene e pulizia diventano la base di un percorso di sicurezza che, oltre a soddisfare il nostro palato, tutela la nostra salute.

Appunto per la sicurezza alimentare, si parte quindi dal manuale HACCP. Le pulizie di un ristorante devono essere gestite conregole ben precise. Per questo è necessario:

  • Definire la periodicità: quali sono le attività da svolgere giornalmente e quelle da  svolgere con frequenza minore
  • Stabilire quali sono i prodotti da utilizzare secondo il le loro caratteristiche,:quali puliscono, quali igienizzano, quali disinfettano,  e come utilizzarli sulle diverse superfici
  • Descrivere i metodi con cui devono essere eseguite le diverse attività di pulizia
  • Il controllo (monitoraggio) e le modifiche per ottimizzare il servizio

 

Il ‘bigino’ delle pulizie

Qui vogliamo solo proporvi un breve riassunto, un ‘bigino’ (ch se lo ricorda più?), per quanto riguarda la cucina: pochi sintetici suggerimenti per effettuare le operazioni necessarie per una corretta igiene di un luogo così sensibile.

La pulizia della cucina di un hotel prevede diversi passaggi importanti per garantire igiene e sicurezza. Ecco alcune linee guida da seguire:

Attività di pulizia quotidiane

  1. Superfici: pulire tutti i ripiani, i taglieri e le aree di preparazione con un disinfettante.
  2. Pavimenti: spazzare e lava rei pavimenti per rimuovere eventuali fuoriuscite o detriti.
  3. Attrezzature: pulire e disinfettare tutte le attrezzature della cucina, inclusi forni, fornelli e griglie.
  4. Lavelli: strofinare e disinfettare lavelli e rubinetti.
  5. Spazzatura: svuotare i bidoni della spazzatura e sostituire i rivestimenti.

Attività di pulizia settimanali

  1. Frigoriferi e congelatori: pulire e disinfettare ripiani e cassetti.
  2. Forni e griglie: eseguire una pulizia profonda per rimuovere grasso e accumuli di cibo.
  3. Cappe di ventilazione: pulire filtri e le cappe per evitare accumuli di grasso.

Attività di pulizia mensili

  1. Pareti e soffitti: pulire per rimuovere grasso o polvere. 2. Aree di stoccaggio: organizzare e pulire la dispensa e le aree di stoccaggio.
  2. Pulizia profonda: programmare una pulizia profonda e accurata dell’intera cucina, comprese le aree difficili da raggiungere.

Importante:

  • Usare detergenti appropriati: assicurarsi che i prodotti per la pulizia utilizzati siano adatti alle aree di preparazione degli alimenti.
  • Indossare indumenti protettivi: usare guanti e grembiuli per proteggesi da sostanze chimiche e superfici calde.
  • Seguire le normative sanitarie: rispettare le normative locali sulla salute e la sicurezza per garantire la conformità.



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