I moscerini degli scarichi

a cura dell’Ufficio Tecnico INDIA

Gli psicodidi – i moscerini degli scarichi – non pungono e non causano danni diretti, quindi perché è necessario intervenire?

Perché trasmettono batteri e potrebbero costituire un corpo estraneo all’interno degli alimenti, quindi non possono essere tollerati in ambienti di lavorazione alimentare. Perché a temperature elevate possono moltiplicarsi in massa e diventare fastidiosi, in particolare le larve possono rappresentare un elemento di danno quando si insediano negli scarichi delle acque reflue: raggiungendo densità elevate possono ostruire i filtri di depurazione o le condutture stesse.

Clogmia albipunctata

Per il ruolo di vettori meccanici evidenziamo che sul corpo di Clogmia albipunctata (uno psicodide molto comune) sono stati ritrovati svariati batteri, tra cui: Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae ssp. pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa.

Infatti, sotto l’aspetto medico sono segnalate alcune patologie causate accidentalmente dagli psicodidi: ad esempio l’ingestione incidentale di larve, possibile in condizioni igieniche precarie, causa colite e miasi (a livello nasale, intestinale e urogenitale) mentre l’inalazione di frammenti del corpo degli adulti può causare l’insorgenza di affezioni asmatiche.

Come riconoscerli

La famiglia, pur essendo morfologicamente eterogenea, presenta diversi caratteri tipici: gli psicodidi adulti non sono in grado di pungere, sono piccoli moscerini di 1-5 mm di lunghezza, hanno il corpo ricoperto da squame e setole, le ali sono molto pelose.

Larve di psicodidi

La livrea è generalmente bianco-grigiastra o bruno-nerastra. Le larve sono lunghe 4-10 mm, sono apode ed eucefale, con corpo generalmente allungato, cilindrico o
più o meno appiattito e fusiforme, possono essere presenti sifoni respiratori (Psychodinae). La pupa è allungata e fornita di due tubi respiratori dorsali nel cefalotorace.

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