Dal 1° Gennaio 2021 in Francia è obbligatorio che alcune categorie di prodotti (5 categorie di elettrodomestici ed elettronica) riportino l’indice di riparabilità.
In Francia, solo il 40% dei dispositivi elettrici ed elettronici guasti è riparato. In un’ottica di economia circolare, il governo, con la legge n. 2020-105 del 10 febbraio 2020 art. 16, ha imposto per alcune categorie di prodotti la visualizzazione obbligatoria di un indice di riparabilità.
Anche a casa nostra, di fatto, l’attitudine a riparare piuttosto che sostituire è stata largamente diffusa. Ora è il momento – per quello che si può – di invertire la rotta e, nell’ottica dell’economia circolare, per una reale riduzione degli sprechi, adottare realmente la strategia delle 5 R che nel 1997 erano del Decreto Ronchi (D. Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22): Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta, Recupero (aggiungerei una R, che in fondo le riunisce tutte: Responsabilità).
La Francia
Dal 1° gennaio di quest’anno è obbligatorio pubblicare su alcuni prodotti l’indice di riparabilità, un punteggio su scala 10 che informa i consumatori sulla loro possibilità di riparazione.
Inizialmente riguarda le categorie: lavavetri, smartphone, laptop, televisori e tosaerba elettrici.
È uno strumento nella lotta all’obsolescenza – pianificata o meno – per evitare la rottamazione prematura dei prodotti e per preservare le risorse naturali necessarie alla loro produzione.
Entro il 2024, la legge anti-spreco per un’economia circolare prevede che questo indice diventi un indice di sostenibilità, in particolare aggiungendo nuovi criteri come la robustezza o l’affidabilità dei prodotti.
Il metodo di calcolo dell’indice
Il calcolo dell’indice di riparabilità per ogni modello di prodotto si basa su cinque criteri.
• Documentazione: punteggio determinato dall’impegno del produttore a rendere disponibili gratuitamente i documenti tecnici, in numero di anni, a riparatori e consumatori.
• Smontaggio e accesso, attrezzi, fissaggi: punteggio determinato dalla facilità di smontaggio del prodotto, dal tipo di attrezzi richiesti e dalle caratteristiche degli elementi di fissaggio.
• Disponibilità dei pezzi di ricambio: punteggio determinato dall’impegno del produttore per il periodo di disponibilità dei pezzi di ricambio e il momento della loro consegna.
• Prezzo ricambi: punteggio determinato dal rapporto tra il prezzo di vendita dei ricambi e il prezzo del prodotto.
• Specifico: punteggio determinato da sottocriteri specifici per la categoria di prodotto interessata.
L’indice di riparabilità risulta dal calcolo di tali punteggi per criterio, ridotto a un punteggio su 10.
Per supportare al meglio l’introduzione dell’indice di riparabilità, il Ministero della Transizione Ecologica fornisce ai professionisti e al pubblico i documenti necessari per il suo calcolo e la sua visualizzazione.
CM