EFCI ha presentato a Bruxelles il proprio Manifesto

EFCI, la federazione che rappresenta l’industria del cleaning e del facility management, a marzo ha organizzato a Bruxelles un evento per presentare il proprio Manifesto in vista delle elezioni europee del prossimo giugno.

Più di 50 ospiti, tra cui politici, rappresentanti del mondo imprenditoriale e organizzazioni delle parti sociali, si sono riuniti a Bruxelles per partecipare alla presentazione di questo documento, illustrando i punti che l’industria richiede ai politici di realizzare nella prossima legislatura dell’UE. Le otto priorità coprono diversi ambiti politici, che sono ugualmente rilevanti per garantire che l’industria della pulizia possa continuare a contribuire alla crescita economica, alla prosperità e al benessere collettivo dell’Europa.

Concentrarsi sulle priorità

Il presidente dell’EFCI Lorenzo Mattioli ha aperto l’evento con una presentazione dettagliata dei diversi punti, che includevano questioni e considerazioni specifiche del settore comuni alla più ampia comunità imprenditoriale dell’UE.

Questi i punti trattati:

– Il riconoscimento del contributo del settore allo sviluppo economico, all’integrazione sociale e all’occupazione, nel contesto più ampio del ruolo specifico del settore dei servizi ad alta intensità di lavoro, assicurato dalla creazione di un portafoglio specifico all’interno della Commissione europea per il settore dei servizi ad alta intensità di lavoro .

– Un appello per l’integrazione dei servizi regolari di pulizia e sanificazione nel futuro sviluppo delle politiche di sanità pubblica e di preparazione alle emergenze dell’UE;

– Proporre una revisione delle disposizioni dell’UE sugli appalti pubblici adattate alle specificità dei servizi ad alta intensità di manodopera che includa meccanismi di revisione dei prezzi.

– L’adozione da parte dei futuri decisori politici di un nuovo approccio alla legislazione aziendale che sostenga l’imprenditorialità ed elimini gli oneri amministrativi e normativi inutili.

– Accompagnare la transizione del settore verso pratiche più ecologiche all’interno di un contesto normativo diverso e più favorevole alle imprese, che riconosca gli sforzi compiuti e sostenga ulteriori miglioramenti.

– Il riconoscimento del ruolo critico e del contributo delle attività di pulizia nelle politiche dell’UE sull’efficienza energetica degli edifici e sulla riduzione dei rifiuti.

– Rafforzare l’impegno politico a sostegno del dialogo sociale dell’UE e salvaguardare l’autonomia e l’iniziativa delle parti sociali nella nuova agenda di politica sociale.

– Consentire l’acquisizione di nuove competenze professionali per tutti, anche attraverso un più facile riconoscimento delle competenze informali e facilitando l’accesso alle opportunità di formazione per tutti gli attori e sostenere l’aumento dell’attrattiva del settore.

Con un fatturato annuo di 120 miliardi di euro e oltre 4 milioni di dipendenti attivi nel settore, l’industria che rappresentiamo contribuisce in modo determinante all’economia dell’UE. Dopo aver dimostrato così chiaramente ciò che abbiamo fatto per sostenere la ripresa europea, è giunto il momento che i servizi che abbiamo fornito smettano di essere considerati una merce e che i politici a tutti i livellinei nostri rispettivi paesi d’origine così come qui a Bruxelles – inizino a concedere la giusta attenzione politica al nostro settore”, ha concluso il Presidente Mattioli nel suo intervento.

 

 

Per scaricare il Manifesto clicca qui

 



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