Editoriale

di Chiara Merlini

“Mi fa arrabbiare quando la sostenibilità viene usata come parola d’ordine. Per il 90% del mondo, la sostenibilità è una questione di sopravvivenza”. Cameron Sinclair

Sinclair, classe 1973, è designer, scrittore e uno dei pionieri dell’architettura socialmente reattiva. Ha fondato il Worldchanging Institute, un istituto di ricerca focalizzato su soluzioni innovative alle crisi sociali e umanitarie. È progettista pro bono di Armory of Harmony, un’organizzazione con sede negli Stati Uniti che trasforma i prodotti della fusione di armi dismesse in strumenti musicali.

Leggendo questa frase e andando a guardare di cosa si occupa (e c’è tanto) mi è venuto in mente l’effetto farfalla: “Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?”.

E pensando alla quantità di farfalle ricche sparse nei Paesi più evoluti e l’elenco dei Paesi più poveri è difficile non sentirsi coinvolti e responsabili di ciò che succede al mondo.

I 25 Paesi più poveri del mondo

Il Sole24ore maggio 2021

Difficilmente i numeri hanno un forte potere emotivo: impressionano, ma non si ‘vede’ cosa rappresentano. Basta però un po’ d’immaginazione  – mettiamo nella nostra mente i volti di chi in questi Paesi ci vive, le case, le condizioni di vita e poi inseriamo anche i nostri, le nostre città  – e l’emozione arriva e spiazza l’indifferenza.

Salvare il pianeta è salvare gli esseri umani, che non hanno tutti le stesse possibilità: in quest’ottica il nostro impegno diventa una forte motivazione, e rispecchia gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ed è più facile cercare i comportamenti virtuosi.

Come sempre, sono solo le mie idee sparse che ogni tanto circolano liberamente… Non fateci caso.

Buon lavoro!

 



Il tuo nome (richiesto)

La tua email (richiesto)

Il tuo messaggio