NON SOLO STELLE
L’HoReCa è un mondo composito, complicato, redditizio, legato al Pil a cui contribuisce con un apporto fondamentale. Un mondo attento a quello che succede, a ciò che richiede, ai nuovi mercati che si aprono.
Legato strettamente al turismo, in Italia si muove su canali diversi, target differenti, luoghi e modalità legata e condizionati ai grandi numeri. Ospitalità e turismo, che diventano spettacolo, infotainment… ma questo è un ambito sociale sociologico, oltre che economico.
Il mondo del cleaning professionale non a caso ha in questo settore un interesse essenziale: come chiaramente evidenziato dall’ultima analisi Cerved commissionata da AFIDAMP, è uno dei due grand comparti in cui il lavoro di chi opera nella pulizia professionale trova uno sbocco interessante e in crescita. Seguire le tendenze, essere pronti a recepire quello che questo settore richiede, secondo le proprie esigenze, anche geografiche, culturali, contingenti. Trovare soluzioni sostenibili, supportate dalle innovazioni tecnologiche e dall’AI, mediate per rispondere alle esigenze e – possibilmente – anticiparle. La proattività è il segno dei tempi.
Ma la ristorazione non è solo stelle, turismo, non è solo quella commerciale. Ha anche una dimensione diversa, più ampia, e la si trova quando si considera la ristorazione che si rivolge alla ‘collettività’: fornire pasti e cibo a persone in ambienti strutturati, che si differenzia molto dalla ristorazione commerciale. È un servizio fornito in luoghi specifici come integrazione di un proprio ambiente, seguendone quindi le necessità e le richieste.
La ristorazione collettiva supporta il lavoro (mense aziendali, scolastiche, ospedaliere, delle caserme, delle carceri) non ludica ma con una funzione sociale che si esplica in modo diverso per i diversi settori. Non è ‘serie B’ ma un’importante componente di una società evoluta, che dovrebbe rispondere a responsabilità ben precise ed essere messa in condizione di svolgere il proprio ruolo nel modo migliore. E sentire questa responsabilità.
Il campo è vasto, ma è tempo d’estate, di momenti di pausa e di riflessione. Vi lanciamo solo qualche spunto, in attesa degli appuntamenti di autunno per comprendere meglio questo mondo (professionale, non entriamo nei macrosistemi, anche se sono quelli che poi ci condizionano) che cambia e le sue esigenze.
Un augurio di serenità per questa estate, e un sorriso per ritrovarci insieme per di andare avanti insieme, con curiosità e fiducia.