Anip: Recepimento Direttive su appalti pubblici

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“Una specifica disciplina per il settore dei servizi”

 

ANIP ha incontrato il vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini all’indomani dell’avvio della discussione sulla Legge delega per il recepimento delle Direttive.

Assicurare al comparto dei servizi una disciplina adeguata e differenziata rispetto a quella delle opere pubbliche nell’ambito del recepimento delle Direttive comunitarie in materia di appalti pubblici e concessioni”.

È questo il principale elemento di interesse emerso nel corso dell’incontro tra la delegazione  ANIP – l’Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Sevizi Integrati di Confindustria – guidata dal Presidente Lorenzo Mattioli e il vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini.

La riunione, tenutasi presso la sede istituzionale del MIT, si è svolta nel giorno immediatamente seguente al primo avvio, presso la VIII Commissione del Senato, della discussione sulla Legge delega per il recepimento delle Direttive comunitarie in materia di appalti pubblici e concessioni, e si è positivamente caratterizzata per il clima di grande attenzione e interesse per le posizioni espresse dall’Associazione.

Il Vice Ministro si è infatti mostrato consapevole della necessità di dare al comparto dei servizi una disciplina adeguata e differenziata rispetto a quella delle opere pubbliche ed ha assicurato il suo interessamento anche per la fase a valle rispetto dell’approvazione parlamentare della legge delega, nella quale si lavorerà in sede tecnica ministeriale alla elaborazione del nuovo Codice.

Prosegue positivamenteha dichiarato il Presidente Lorenzo Mattioliil cammino avviato da tempo per dare dignità e qualificata regolazione al settore dei servizi, nell’ambito del quale il recepimento nel nostro Paese delle Direttive in materia di appalti pubblici e concessioni è chiaramente un passaggio fondamentale”.

L’incontro con il Vice Ministro Nencini – ha proseguito Mattioli – riveste grande importanza non solo per la considerazione riservataci, ma anche perché ci ha consentito di presentare le nostre concrete e articolate proposte per la redazione del decreto legislativo che regolerà tutta la materia degli appalti e delle concessioni”.



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