ANIP-Confindustria sulla Pulizia Scuole

“Nessun risparmio da 12mila assunzioni, ma 450milioni l’anno in più per lo Stato”: così si esprime ANIP-Confindustria 

“Sull’ipotesi di assumere 12mila unità di personale Ata da cooperative esterne – che di fatto bloccherebbe tutte le procedure di appalto dei servizi di pulizia e manutenzione delle scuole – pensiamo che tale prospettiva, anche se non ufficialmente avallata dal Governo e dal Ministero competente, incontrerà diversi  problemi. Primo fra tutti quello di non realizzare il risparmio auspicato. Semmai la spesa per lo Stato aumenterebbe notevolmente, mentre siamo certi che attribuire funzioni di addetto di pulizia a un bidello non garantisca il lavoratore e  la qualità del servizio“.

Lo dichiara in una nota il presidente di ANIP-Confindustria (l’associazione che raccoglie le maggiori imprese di pulizia e servizi integrati in Italia) Lorenzo Mattioli, commentando le notizie comparse sulla stampa sulla possibile internalizzazione del servizio di pulizia scolastico.

Consci delle criticità che hanno caratterizzato il maxi appalto per la pulizia delle scuole – dice Mattioli – pensiamo che un annuncio simile vada ponderato, accompagnato da numeri e tempi certi. Da parte nostra abbiamo calcolato che l’internalizzazione aggraverà i costi di 450 milioni di euro l’anno, e non 200 milioni di risparmio come auspicato.

Altro dubbio è sull’esecuzione del lavoro: come può il personale ausiliario svolgere anche mansioni di pulizia? E  bastano 12mila lavoratori per le circa 32mila scuole pubbliche italiane?

Non vogliamo che la nostra posizione, di assoluta cautela e buon senso, venga strumentalizzata: non siamo contro le assunzioni – dice Mattioli – ma questo approccio  andrebbe corretto con uno più strategico e di ampia veduta. Vorremmo capire se esistono le coperture, anche a fronte dell’ultima ondata di assunzioni di personale ATA (con 9800 immissioni a ruolo) varata dal Governo a inizio agosto”.

 



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