Educazione ambientale, nuova materia scolastica
Dall’anno scolastico 2015/2016 sarà una materia obbligatoria, dalla materna sino alla secondaria superiore. Dal riciclo dei rifiuti alla tutela del mare e del territorio, dalla biodiversità all’alimentazione sostenibile, i temi ambientali per ora saranno trattati durante l’insegnamento di altre materie (geografia, scienza, arte… ), in attesa di avere un’ora interamente dedicata. E gli insegnanti dovranno essere preparati…
Le linee guide
Il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Barbara Degani ha sviluppato nei mesi scorsi il progetto, che è stato poi scritto a quattro mani con il ministero dell’Istruzione, per studiarne l’applicazione ai vari gradi scolastici.
Le linee guida del progetto sono pronte: dieci gli argomenti base selezionati e sviluppati a seconda dell’età degli alunni. Le linee guida comprendono schede di approfondimento per i vari percorsi didattici in modo che l’ambiente e soprattutto il concetto di rispetto dell’ambiente entri nella vita quotidiana dei giovani.
Il progetto
L’educazione ambientale, nel progetto del ministero dell’Ambiente, non dovrà essere più discrezionale, come avviene oggi nell’ambito delle materie di educazione civica.
Il progetto “parte proprio dai bambini che sono il nostro futuro – ha chiarito Degani – e potranno a pieno titolo essere chiamati nativi ambientali”. Un concetto tanto caro al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, per il quale la diffusione della cultura ambientale tra i giovani è un tema fondamentale.
Continua Degani: “Credo che contemplare reati in ambito ambientale sia doveroso ma non sia sufficiente. È necessario intervenire con una politica di grande respiro, a lungo termine, altrimenti il patrimonio che abbiamo a disposizione oggi non ci sarà più domani. Ecco allora entrare in campo l’Educazione ambientale come strumento imprescindibile da cui partire per far capire l’importanza di alcune scelte”.