Dalla classica trappola a scatto, passando per sistemi connessi, arrivando all’intelligenza artificiale: il controllo degli infestanti entra in una nuova era.

In un mondo sempre più connesso, digitale e sostenibile, anche un ambito apparentemente “tradizionale” come la disinfestazione sta vivendo una rivoluzione tecnologica che interessa tutti i settori, con una particolare attenzione per la produzione alimentare, la logistica e l’hospitality. Dalle prime trappole brevettate ai moderni sistemi di monitoraggio connessi, la storia di Rentokil Italia, azienda leader nella gestione degli infestanti che nel 2025 celebra i suoi 100 anni di attività, racconta un secolo di adattamento continuo.

Con la rivoluzione industriale e i progressi della fisica, della chimica e della biologia, nacquero le prime tecniche scientifiche di disinfestazione. All’inizio del Novecento, l’introduzione dell’elettricità portò a invenzioni pionieristiche come la prima trappola elettrica per mosche e i primi dispositivi per roditori. Ma è a partire dagli anni ‘60, con l’affermarsi dell’approccio Integrated Pest Management (IPM), che si apre una nuova era nella gestione degli infestanti: non si parla più solo di eliminare gli infestanti, ma di controllo integrato, basato su prevenzione, monitoraggio costante e riduzione dell’uso di prodotti chimici. Rentokil è stata pioniera nell’adozione e promozione di questo approccio, combinando sinergicamente competenze scientifiche, tecnologia e conoscenza del comportamento degli infestanti per offrire soluzioni sempre più mirate e responsabili.

Negli ultimi decenni, l’innovazione tecnologica ha trasformato il settore. Nel 1992 Rentokil ha sviluppato Mouse Alert, una trappola elettrica per topi dotata di sensori che attivano un otturatore per intrappolare il topo e di un sistema di comunicazione wireless che segnala la cattura a un tecnico. Di recente, è stato lanciato il più avanzato PestConnect, un sistema innovativo formato da diverse tipologie di postazioni per la cattura di roditori. Il servizio è dotato di una tecnologia a sensore che monitora costantemente le attività 24/7, 365 giorni all’anno. Il vantaggio della connessione permette di studiare il caso del cliente in ogni momento, intervenendo in tempi molto rapidi al manifestarsi di un passaggio e/o di una cattura.

“Oggi la digitalizzazione sta portando la disinfestazione a un livello completamente nuovo. I sensori IoT consentono di rilevare attività in tempo reale, le piattaforme in cloud permettono di analizzare i dati raccolti e di pianificare interventi tempestivi. Un sistema integrato che trasforma la gestione del rischio da reattiva a predittiva, riducendo costi e impatto ambientale.” – spiega Cristian Cavalletto, Business Unit Pest Control Director di Rentokil Initial Italia.

Il futuro del Pest Control

In un mondo dove la sostenibilità è al centro di ogni innovazione, la ricerca si concentra su materiali ecocompatibili, nuove formulazioni chimiche sicure e tecnologie digitali in grado di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

In questo contesto di profonda trasformazione, Rentokil Initial sta intensificando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo per introdurre un sistema di monitoraggio in tempo reale basato su videocamere con intelligenza artificiale integrata, progettato specificamente per rilevare la presenza di roditori anche nelle aree più difficili da controllare.

La disinfestazione non è più un servizio accessorio, ma una componente basilare e strategica della gestione aziendale, capace di incidere drasticamente sulla sicurezza e sulla reputazione.

Nel pest control, tradizione scientifica e innovazione tecnologica convivono sinergicamente, e la storia di Rentokil ne è una chiara dimostrazione. Un secolo dopo la sua fondazione, seppur su scala internazionale e in oltre 90 paesi al mondo, la sfida resta la stessa: proteggere ambienti, persone e processi produttivi. Ma oggi la risposta è tecnologica,  responsabile e – sempre più – intelligente.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito Rentokil.