Se il recepimento delle nuove direttive europee, in fase di definitiva approvazione, passerà attraverso un’analisi delle esigenze nazionali in tema di gestione dei rifiuti potrà assicurare il coordinamento e l’armonizzazione degli interventi necessari al pieno sviluppo delle potenzialità dell’Economia Circolare. Sarà necessaria la costituzione di una ‘cabina di regia’ nazionale con il coinvolgimento degli operatori interessati.
È quanto emerso in occasione del workshop “Le Direttive su rifiuti ed Economia Circolare in arrivo”, promosso il 12 aprile a Roma da FISE UNICIRCULAR – Unione delle Imprese dell’Economia Circolare. L’evento ha costituito il primo di un ciclo di eventi a cadenza mensile per approfondire le tematiche relative alla Circular Economy e raccogliere le esigenze reali delle imprese.
Oltre al Presidente di FISE UNICURCULAR Andrea Fluttero, sono intervenuti Stefano Leoni – Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Delia Di Monaco – Direzione Rifiuti MATTM e Cinzia Tonci – Ministero dello Sviluppo Economico – DGPICPMI che hanno esaminato le principali novità contenute nelle proposte di Direttive su rifiuti ed Economia circolare, i vincoli e le opportunità per le imprese, lasciando poi spazio al confronto con i numerosi operatori presenti.
Il dibattito svolto a valle degli interventi ha evidenziato come, per definire e articolare a livello nazionale e locale le misure indispensabili allo sviluppo dell’economia circolare, sia opportuno coordinare l’azione delle diverse amministrazioni competenti tenendo conto delle possibili sinergie tra gli strumenti da mettere in campo (Responsabilità estesa del produttore, End of Waste, Green Public Procurement, incentivi economici e fiscali, meccanismi per sostenere la prevenzione, il riciclaggio e il riutilizzo, ecc.).
“Obiettivo di questo ciclo di incontri”, ha evidenziato il Presidente Fluttero, “è entrare nel merito, con un approccio pratico e concreto, della normativa che presto sarà recepita nel nostro Paese, che offrirà alle aziende di recupero e riciclo dei rifiuti e a diversi altri settori (logistica di ritorno, preparazione per il riuso, remanufacturing, vendita dell’usato, solo per fare qualche esempio) nuove opportunità di sviluppo. A tal fine abbiamo avviato l’approfondimento di questioni tecniche e giuridiche, raccogliendo le esigenze degli operatori in vista del recepimento da parte del Parlamento delle direttive su rifiuti ed economia circolare. Le considerazioni emerse nel dibattito costituiranno una base utile per elaborare proposte da sottoporre al Parlamento e al prossimo Governo”.
Già fissati i temi su cui si focalizzeranno i prossimi appuntamenti: “Strumenti e politiche per favorire la Circular Economy”, “Il mercato delle MPS”, “Ecodesign per la riciclabilità”, “Comunicazione ambientale e reputazione sociale”.