‘Sustainibility First’: focus su Essity e Tork

La sostenibilità e lo sviluppo sostenibile sono temi di attualità che però non devono rimanere solo un progetto virtuoso ma realizzarsi in iniziative in linea con i suoi principi. La sostenibilità è stata definita dalle Nazioni Unite come “lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri”. Il modello di riferimento è quello dell’economia circolare che non produce scarti o rifiuti non necessari, ma che cerca di riutilizzare costantemente le risorse, senza sfruttarne di nuove, in contrasto rispetto a quello finora dominante di economia lineare, basato sullo sfruttamento di materie prime destinate a diventare rifiuto.

Riccardo Trionfera, Direttore commerciale TORK Professional Hygiene

Come lo declinano le Aziende produttrici, che con le loro scelte hanno un grande impatto sul territorio e sull’ambiente in generale? Essity, la multinazionale svedese impegnata da molti anni sul fronte della sostenibilità e responsabilità sociale, ha presentato all’Hotel Scala a Milano – una location nel cuore della città che ha operato scelte in linea con il concetto di sostenibilità – le sue scelte al proposito, in un incontro appunto nominato ‘Sustainibility First. Un modello di business vincente fondato su efficienza, innovazione e crescita sostenibile’, un focus sul successo di Essity, fra traguardi raggiunti e nuovi progetti.

Massimo Minaudo, AD Essity Italy

Essity vuole fornire soluzioni per un consumo responsabile e produzione sostenibile”: a Massimo Minaudo, AD di Essity Italy, il compito di presentare una panoramica globale dell’azienda, che “vuole creare valore per il futuro”. E si tratta di un impegno reale, coerente con la cultura scandinava dell’attenzione all’ambiente, di un’azienda che ha un fatturato globale di 11.600 miliardi di euro, 47.000 operatori ed è presente in 150 paesi. Nel nostro paese la multinazionale svedese è presente dal 1983, ha una sede legale e amministrativa ad Altopascio (LU), due sedi commerciali (Sales and Marketing) a Legnano (Milano) e Agrate Brianza (MB) e tre stabilimenti Tissue, a Porcari (LU), Collodi (PT), Altopascio.

Essity ha un posizionamento di primo piano sul mercato Globale, al primo posto per i prodotti Professional Hygiene con il marchio Tork e con il marchio Tena per l’Incontinence, al secondo posto con il Consumer Tissue e a seguire i prodotti Medical Solutions, Baby Care e Feminine Care. Il 38% delle vendite riguarda il settore Personal Care, 38% anche per il Consumer Tissue, mentre Professional Hygiene copre il 24%.

Un impegno su molti fronti

L’impegno di Essity Italy sulla sostenibilità è confermato dalla serie di certificazioni ottenute nell’ambito della salute e sicurezza dei lavoratori (OHSAS 18001), ambiente (ISO 140001), responsabilità sociale (SA8000), qualità (ISO 901), catena di custodia (CoC-FSC e CoC-PEFC), sicurezza e igiene del prodotto (IFS-HPC). Inoltre, ha più volte ottenuto con le sue unità produttive il premio ‘Obiettivo Zero’ (Fondazione Lazzareschi), che riconosce le aziende più virtuose in termini di sicurezza e abbattimento degli infortuni sul luogo di lavoro.

Dal 2015 Essity Italia ha esteso la certificazione Ecolabel a oltre 50 referenze tra semilavorato di cartiera e prodotto finito. Ed è anche tra le prime aziende in Italia e nel proprio settore ad aver conseguito la certificazione del Sistema di Gestione dell’Energia secondo lo standard internazionale ISO 50001. Con l’adesione al progetto ‘Lean and Green’ (nato in Olanda con l’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni entro 5 anni), Essity ha intrapreso una costante attività di monitoraggio delle emissioni di CO2.

Sul fronte della responsabilità sociale, Essity supporta diversi enti e associazioni che operano sul territorio (come AIRC, Croce Verde e Croce Rossa) e sostiene progetti in collaborazione con gli enti locali, volti a favorire la formazione dei giovani del territorio toscano e a preservare la tradizione cartaria.

Benessere, Efficienza e Circolarità: punto focali per uno sviluppo

A proposito di questi 3 temi, nei cui ambiti si declina la linea di intervento di Essity, Vittorio Bellucci, Plant Manager Essity Collodi, e Duccio Ancillotti, Safety and Risk, hanno illustrato il percorso di Essity Italy, gli obiettivi raggiunti e le nuove sfide.

Vittorio Bellucci, Plant Manager Essity Collodi

Impegnarsi per il Benessere significa proporre soluzioni a problematiche igieniche e di salute che hanno una ricaduta sociale, studiando e proponendo prodotti in grado di alleviare disagi, infrangendo i tabù imposti dalla consuetudine. Così si parla chiaramente di supporti per gli anziani incontinenti e assorbenti femminili, di salute e di igiene senza falsi pudori. A livello globale circa 2,5 milioni di persone hanno ricevuto formazione sull’igiene e la salute nel 2018 (in Italia sono state 5.000) e milioni di persone usano i prodotti ogni giorno, migliorando la loro qualità di vita. L’Italia ha anche supportato le iniziative benefiche di ONG con donazioni di 124.000 euro.

A proposito dell’Efficienza delle risorse, l’impegno per creare valore utilizzando risorse e agire attraverso azioni finalizzate a un consumo responsabile, si sono perseguiti obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 provenienti da energia ed elettricità: si sono ridotte dell’11%, così come è stato ridotto del 20% il consumo di acqua da falde e del 4% (dal 2015 al 2018) il consumo di energia.

Duccio Ancillotti, Safety and Risk

Proporre e seguire le regole dell’economia circolare significa riutilizzare risorse sviluppando prodotti e servizi coerenti con questi principi: il 100% della materia prima a base di fibra vergine di prodotti e imballaggi è certificato FSC, PFSC e Controlled Wood; il 47% di tutti i rifiuti viene recuperato come materiali o energia dagli stabilimenti di produzione Essity.

Ed Essity investe nella ricerca di fibre alternative. Un esempio: il progetto di riutilizzo di sottoprodotti agroalimentari per realizzare prodotti tissue di alta qualità, che sostituiscono in parte la quota di cellulosa proveniente da alberi.

Crush, tissue dagli scarti degli alimenti

Un processo sostenibile nato dalla simbiosi industriale tra Essity e Favini, con tracciabilità delle materie prime: il risultato è un prodotto che rispetta l’ambiente, è testato dermatologicamente e ipoallergenico e molto versatile. E la qualità e la sostenibilità sono garantite anche dal marchio Ecolabel.

Crush è la gamma di carte ecologiche di Favini realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero.

Essity utilizza la tecnologia Crush di Favini, la carta ottenuta dal riuso creativo di residui agroindustriali, per la produzione di tovaglioli, carta cucina, fazzoletti e carta igienica biodegradabili e biocompostabili.

La produzione avviene al 100% in siti italiani, con un processo che, da un lato promuove il reimpiego delle risorse di sottoprodotto agroindustriale con basso impatto ambientale, e dall’altro permetta di ridurre l’impatto sulle foreste ottimizzando l’utilizzo della cellulosa, dando vita ad un circolo virtuoso di economia circolare.

I residui di agrumi, uva, ciliegie, lavanda, mais, olive, caffè, kiwi, nocciole e mandorle sono le materie prime naturali che, salvate dalla discarica, vengono utilizzate per la produzione di queste esclusive carte dall’aspetto tattile inusuale e a basso impatto ambientale.

Crush è una carta ecologica e sostenibile: è certificata FSC e prodotta utilizzando EKOenergia, contiene 40% di fibre riciclate e utilizzando scarti agro-industriali e EKOenergia, la carbon footprint è ridotta del 20%. Inoltre le emissioni generate per produrre la carta ecologica Crush sono interamente compensate da Carbon Credit acquisiti da Favini per finanziare attività volte a migliorare l’ambiente in grado di assorbire la CO2 nell’atmosfera.

I sottoprodotti di 100% di origine italiana, utilizzati per la produzione della carta Crush di Favini, vengono rilavorati meccanicamente senza utilizzo di prodotti chimici e rivalorizzati come nuova materia prima per produrre carte ecologiche di alta qualità, in sostituzione della cellulosa vergine.

A livello globale

In aggiunta al progetto Crush, che si riferisce al mercato italiano, Essity ha da poco avviato una nuova tecnologia su scala globale: Phoenix Process di SFT (sviluppata e brevettata negli USA in esclusiva per Essity) che converte paglia di grano in polpa adatta alla prduzione di prodotti di carta. L’avvio della produzione è previsto per la seconda metà del 2020 nello stabilimento di Mannheim (Germania), dove verranno realizzati prodotti tissue per il largo consumo e l’igiene professione, per un investimento complessivo di circa 37 milioni di euro.

E sempre a proposito di Circolarità nel 2018 Essity ha deciso di aderire all’iniziativa della Ellen MacArthur Foundation ‘A line in the sand’, impegnandosi ad adottare un packaging completamente sostenibile entro il 2025.

Gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite

Le Nazioni Unite nel 2015 hanno approvato l’Agenda 30, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals). Essity si è focalizzata su alcuni di questi e si è impegnata nella realizzazione.

Per l’obiettivo Salute e benessere Essity ha focalizzato la sicurezza sul posto di lavoro con ‘Global Safety Week’ iniziativa annuale dedicata alla sicurezza e alla riduzione degli incidenti sul posto di lavoro. L’80% dei dipendenti dei siti produttivi di Essity italy ha dedicato un totale di 720 ore ad attività di formazione nel 2018. Dal 2015, inoltre, Essity è partner di AIRC con progetti di responsabilità sociale e benessere dedicati ai dipendenti, a sostegno della lotta contro il cancro e la promozione della salute. Tra il 2015 e il 2018 sono stati raccolti 84.000 euro per la ricerca sul cancro (2015-2018).

Riferendosi all’Uguglianza di genere, in Essity Italy oltre il 40% dei dipendenti sono donne

Nel perseguire l’obiettivo dell’obiettivo 13, a proposito di Acqua pulita e igiene è stato studiato un nuovo impianto di trattamento acque e un progetto pilota sul riciclo dei fanghi: i residui della produzione di carta tissue, i fanghi di cellulosa, finiscono in discarica, ma i fanghi di cellulosa Essity sono ‘eccellenti’ ovvero utilizzabili per il reimpiego senza necessità di trattamenti. Essity propone il recupero di questi fanghi per la produzione di articoli in cartone.

A proposito del Consumo e produzione responsabile si parla di riduzione delle emissioni: – 8.000 tonnellate di CO2 annue: pari a 5.000 auto che percorrono in media 15.000 km annui o a 650.000 alberi e  – 11% la riduzione della CO2 tra il 2010 e il 2018. Inoltre, a Collodi e Altopascio: sono stati installati impianti fotovoltaici per circa 3000 kW, con cui si riesce ad alimentare tutti gli uffici.

Per quanto riguarda l’attenzione alla Vita sulla terra la plastica e il packaging, la sostenibilità viene declinata seguendo il trend ‘pastic less’, utilizzando incarti compostabili e riciclabili, riducendo l’uso della plastica negli imballaggi (-15% del peso della plastica) e riducendo la generazione dei rifiuti: 80% della produzione di rotoli con imballo secondario riciclato al 60%; imballo primario con 30% di materiale riciclato dal recupero domestico.



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