Sicilia, a rischio il mercato dei servizi di pulizia

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Si parla di centinaia di aziende e 50mila lavoratori
Le internalizzazioni produrranno maggiori costi per la Regione.
ANIP chiede al Governo locale di fare marcia indietro salvaguardando mercato e occupazione.

Le costanti e continue iniziative di internalizzazione dei servizi di pulizia e ausiliariato messe in campo dal Governo regionale presso alcuni uffici e dipartimenti dell’Amministrazione siciliana rischiano di portare alla chiusura certa di centinaia di aziende e al licenziamento di 50 mila lavoratori impiegati negli appalti”. La denuncia viene lanciata da ANIP, l’Associazione che rappresenta in Confindustria a livello nazionale il comparto delle imprese di servizi di pulizia e servizi integrati, alla vigilia dell’Audizione presso l’Assemblea Regionale Sicilia.

Le operazioni di internalizzazione già attuate presso diversi sedi di Assessorati Regionali”, evidenzia l’Associazione, “lasciano presagire che sia in corso una operazione di progressivo smantellamento dell’intero mercato dei servizi di pulizia e ausiliariato in ambito regionale”.

Appare evidente come al venir meno di contratti non potrà che seguire il licenziamento dei lavoratori impiegati nell’esecuzione delle prestazioni improvvisamente “ritirate”, con evidenti conseguenze sociali, economiche e in termini di dispersione delle professionalità acquisite e di efficienze assicurate dalle imprese operanti nel settore. Senza considerare poi che la chiusura forzata di molte piccole e medie imprese locali potrà generare conseguenze nefaste anche sulle casse regionali per effetto sia del ricorso alla Cassa Integrazione per il sostegno ai lavoratori licenziati, sia dell’abbattimento del gettito fiscale sino ad oggi comunque garantito dalle imprese del settore.

L’impatto delle operazioni di internalizzazione, stimato da ANIP, è di circa 50.000 posti di lavoro a rischio. Da quanto si apprende, inoltre, le operazioni di internalizzazioni già messe in campo hanno determinato anche un ingiustificato incremento dei costi del servizio, che rende l’operazione, oltre che ingiustificata dal punto di vista del mercato e dell’occupazione, anche insensata dal punto di vista dell’efficienza amministrativa.

ANIP auspica, pertanto, una inversione di tendenza che abbia come obiettivo la salvaguardia del mercato regionale dei servizi di pulizia e ausiliariato e delle imprese che vi operano da anni con competenza; la salvaguardia dei numerosi posti di lavoro e del loro patrimonio di professionalità; la salvaguardia del contributo che le imprese siciliane offrono alla fiscalità regionale anche in termini di efficienza del servizio; la salvaguardia della possibilità di continuare a fare impresa in Sicilia.



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