Salute e sicurezza in ambiente sanitario

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I lavoratori del settore sanitario hanno a che fare con una vasta gamma di attività e di ambienti che costituiscono una minaccia per la salute e risultano a rischio di malattia professionale o di infortuni sul lavoro.

Il settore sanitario è grande, impiegando circa il 10% di tutti i lavoratori in tutta l’Unione europea (e più di tre quarti di loro sono donne).

I dati europei mostrano che la percentuale di operatori sanitari considerano che la loro salute e la sicurezza è a rischio a causa del lavoro che fanno è superiore alla media di tutti i settori nella UE. In particolare, l’esposizione a minacce di violenza fisica e atti reali di violenza da parte di colleghi e non colleghi è altamente prevalente rispetto ad altri settori.

I rischi

La gamma di rischi affrontati dagli operatori sanitari comprende i Rischi biologici (come infezioni causate ferite provocate da aghi), i Rischi chimici (compresi i farmaci che vengono utilizzati nel trattamento del cancro e i disinfettanti), i Rischi fisici (come le radiazioni ionizzanti), i Rischi ergonomici (per esempio nella la gestione del paziente) e

i Rischi psicosociali (tra cui la violenza e il lavoro a turni ).

Consideriamo un aspetto, la prevenzione da lesioni taglienti sul luogo di lavoro.

I lavoratori del settore sanitario sono a rischio di puntura o lesioni taglienti e queste  lesioni sono fonte di preoccupazione perché c’è il rischio che il lavoratore possa essere infettato da agenti patogeni (virus, batteri, funghi e altri microrganismi).

Inoltre, il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) e dell’epatite B (HBV) o C (HCV) sono i rischi più comuni, ma possono essere trasmesse più di 20 malattie per via ematica .

L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro stima che in Europa vi siano 1 milione di lesioni da aghi ogni anno. Non sono solo i medici e il personale sanitario a essere a rischio: anche il personale ausiliario, come gli addetti alle pulizie e alla lavanderia, può essere esposto a rischi significativi.

La direttiva UE

Per risolvere questo problema l’Unione Europea ha adottato la direttiva 2010/32/UE. Questa direttiva attua l’accordo quadro in materia di prevenzione infortuni da oggetti taglienti nel settore ospedaliero e sanitario ed è firmata dalle parti sociali HOSPEEM europea (Associazione ospedaliera e sanitaria dei datori di lavoro europei) e FSESP (Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici).

L’obiettivo è quello di raggiungere la massima sicurezza possibile dell’ambiente di lavoro tramite la prevenzione delle ferite provocate da tutti i dispositivi medici taglienti (punture di aghi incluse) e la protezione dei lavoratori a rischio nel settore ospedaliero e sanitario.

Questo può essere ottenuto mettendo in atto misure di prevenzione e protezione, in particolare:

– eliminare l’uso non necessario di oggetti taglienti
– fornire dispositivi medici dotati di meccanismi di protezione e di sicurezza
– implementare sistemi di lavoro sicuri
– attuare le procedure di sicurezza per l’utilizzo e lo smaltimento di dispositivi medici taglienti
– utilizzare dispositivi di protezione individuale
– procedere alle vaccinazioni necessarie
– informare e formare.



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