Polti approccia strategicamente la Sostenibilità con l’aiuto di SDA Bocconi.
Tra l’azienda comasca e il centro di ricerca Sustainability Lab SDA Bocconi – School of Management è stata avviata una collaborazione per identificare le azioni coerenti ai parametri ESG – Environment, Social, Governance.
Il centro di ricerca è diretto dal prof. Francesco Perrini, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese e Presidente del Comitato di Sostenibilità.
Obiettivo di questa collaborazione, per Polti è procedere a una strategic review del proprio modello di impresa sostenibile e socialmente responsabile. In coerenza all’orientamento del Gruppo alle strategie e politiche ESG (Environment, Social, Governance), secondo l’iniziativa lanciata dall’ONU con “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”.
Di fatto, questo rappresenta una valutazione della coscienza collettiva di un’azienda riguardo la presa in carico di fattori sociali e ambientali nel proprio operare.
L’obiettivo è quello di definire e attuare un percorso virtuoso di accountability in funzione di specifici indicatori ESG, formalizzando così un impegno chiaro e condiviso con l’inter personale dell’azienda nei confronti della Sostenibilità.
Questa è una scelta decisa, fortemente voluta e rispondente all’attuale contesto di evoluzione dell’azienda, non solo in chiave imprenditoriale e di business, ma anche di governance e organizzativa.
“La Sostenibilità per Polti rappresenta un progetto di governance da perseguire non solo a livello gestionale, ma è un valore fondamentale sul quale abbiamo costruito la nostra visione – sottolinea Francesca Polti, Direttrice Generale – La partnership con SDA Bocconi ha l’obiettivo di integrare visione e strategia di business, attraverso un equilibrio che sono certa alla fine di questo percorso farà emergere ancora meglio l’anima dell’azienda.
L’ho già detto altre volte – prosegue Francesca Polti – ma non mi stancherò mai di ripetere come abbia fatto mia e quanto voglia portare nel nostro modo di fare impresa la definizione di sviluppo sostenibile suggerita nel rapporto Onu ‘Our Common Future’.
Nel rapporto pubblicato nel 1987 si indica come necessario ‘Uno sviluppo che sia in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri’. Ecco, ho la ferma convinzione che questa sia l’unica strada percorribile: non esiste crescita che non sia sostenibile”.
Durante i prossimi mesi l’azienda sarà così affiancata da un team di autorevoli ricercatori del Sustainabality Lab della SDA Bocconi, un think-tank multidisciplinare che effettua attività di ricerca applicata, con l’ausilio delle competenze di docenti e professionisti esperti.
Con l’obiettivo di proporre soluzioni innovative e pragmatiche, attraverso l’analisi dei trend attuali ed emergenti, e favorendo la creazione e diffusione di conoscenze e competenze strategiche, anche con l’ausilio di percorsi di formazione tailor-made sulla base delle esigenze delle imprese.
Il coordinamento scientifico
Otre che il prof. Francesco Perrini, del progetto si occuperanno anche il prof. Alessandro Minichilli, Ordinario di Economia Aziendale e Corporate Governance e del prof. Manlio De Silvio, Academic Fellow e Coordinatore del Comitato Sostenibilità, tutti docenti presso l’Università e pionieri dell’introduzione dell’insegnamento della Sostenibilità in Bocconi.
“L’adozione di una impostazione strategica incardinata sui principi della Sostenibilità rappresenta un investimento in grado di apportare numerosi benefici, nel breve e lungo periodo – afferma il prof. Francesco Perrini – a partire dall’incremento del vantaggio competitivo che deriva dalla capacità di cogliere i cambiamenti in atto.
E quindi soddisfare le istanze delle principali categorie di stakeholder al potenziamento delle prestazioni aziendali, grazie all’incorporazione dei fattori ESG, fino a pochi anni fa esclusi dalla valutazione degli operatori specializzat.
E senza trascurare – continua Perrini – il miglioramento delle disponibilità e condizioni di accesso agli asset produttivi, sia di natura materiale, come i capitali e fonti di finanziamento, o immateriale, quali, ad esempio, competenze, talenti, legittimazione sociale”.
La struttura dell’intervento, particolarmente articolato, prevede diverse e approfondite fasi di lavoro.
La prima è la mappatura delle attività di Polti rispetto ai parametri ESG, cui seguirà l’identificazione delle aree di intervento dove focalizzare specifiche iniziative e la proposta di un nuovo modello di governance in grado di presidiare tali iniziative nel tempo.
Successivamente si procederà all’elaborazione di obiettivi, target e KPI per la definizione di programmi pluriennali nell’ambito della Sostenibilità per consentire una profonda integrazione nella strategia aziendale.
Workshop di condivisione dei risultati emersi e delle linee di azione che coinvolgeranno la proprietà e il management concluderanno la prima parte del percorso, entro la prossima primavera 2022.
Sicuramente un piano complesso e impegnativo, per orientare l’azienda nell’applicare efficaci azioni di sostenibilità e responsabilità sociale, per acquisire una value proposition unitaria, un impegno rivolto al bene comune e attraverso un agire consapevole.
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