Giulio Guizzi e Maurizio Pedrini
L’avevamo già preannunciato, ma adesso lo abbiamo visto dal vero in tutte le sue quasi 500 pagine: l’ultima fatica di Giulio Guizzi: ‘Pulizia igienica e sanificazione – La sporca storia del pulito’ è stata presentata nel corso di PULIRE.
Con la convinzione e la vivacità di sempre, Guizzi ha raccontato il perché di un’opera così complessa e articolata. Ogni mondo deve avere memoria della sua storia, altrimenti senza radici si è preda del vento, non si lascia nulla di ciò che ha un profondo significato per la crescita individuale e collettiva. La dignità si acquista quando si sa di svolgere un lavoro che non è improvvisato, che nel corso dei secoli ha acquisito importanza, che è la risposta a un’esigenza profondamente sentita per il vivere civile e per il progresso dell’igiene della salute.
Guizzi ha ringraziato le associazioni di cui fa parte (API industria Brescia, Rotary, Afidamp, ISSA Usa) perché è dalla vita associativa che ha trovato spunti e la forza di un percorso che continua. E un grazie anche all’editore che ha creduto nell’importanza di ‘fare cultura’ in un mondo in cui la cultura è vista con qualche sospetto.
L’entusiasmo è contagioso e Guizzi di entusiasmo ne ha ancora tanto: trovare chi dopo tanti anni crede ancora profondamente in ciò che fa, è propositivo e – nonostante le inevitabili delusioni in un settore che non si dimostra particolarmente ricettivo per il valore della propria storia – non si è mai pianto addosso è una bella conferma.
Erano tanti anche gli amici presenti in questa occasione, per essergli vicino con tanto affetto, simpatia e qualche bonaria presa in giro sulla sua incontenibile loquacità quando si tratta un argomento di interesse…
E il lavoro di Giulio Guizzi andrà per una buona causa: tutti i suoi diritti d’autore, infatti, saranno devoluti a un’associazione che si occupa di bambini sfortunati.
Chiara Merlini