Il primo atto per la prevenzione della Legionellosi

 

di Furio Bernardini

La legionella si diffonde in ogni ambito. Case private, ospedali, alberghi, camping,

la lotta al batterio killer incomincia dalla prevenzione.

 

All’incontro ANAM (AIISA NADCA Annual Meeting) del 2018 tra le diverse relazioni presentate di particolare rilievo è stata quella di Oscar Di Marino, direttore medico P.O. Bassini ASST Nord Milano, che illustrava l’importanza del capitolato tecnico quale primo atto per la prevenzione della legionellosi e per la successiva programmazione di interventi efficaci.

Come noto il capitolato tecnico è la documentazione di gara che, utilizzando le indicazioni segnalate dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) si articola e riassume diverse fasi:
1) Bando di gara – Atto con il quale la PA manifesta l’intenzione di aggiudicare un appalto. Rappresenta pertanto l’abbrivio della procedura concorsuale, strumento di attuazione della determina a contrarre.
2) Disciplinare di gara – Documento che si allega al bando di gara, di cui è parte integrante e sostanziale: contiene le norme in merito alla modalità di partecipazione dei concorrenti.
3) Capitolato tecnico – Documento tecnico, in genere allegato a un contratto di appalto, che vi fa riferimento per definire le specifiche tecniche delle opere che andranno a eseguirsi per effetto del contratto stesso, di cui è solitamente parte integrante.
4) DUVRI – Documento unico di valutazione dei rischi in cui sono indicate le misure adottate per eliminare-ridurre al minimo i rischi da interferenze fra le attività affidate ad appaltatori e lavoratori autonomi.
5) Contratto – Accordo di due o più parti per costituire, regolare ed estinguere un rapporto giuridico patrimoniale.

Gli strumenti per la prevenzione

Premesso che la prevenzione si articola in Primaria–Capitolato tecnico, Secondaria e Terziaria e che, come dice Oscar Di Martino,Verba volant, scripta manent”, è importante quando ci si accinge a dotarsi di un piano di prevenzione della legionellosi stabilire precise linee guida che descrivano: Valutazione dei rischi; Monitoraggio del sistema; Gestione e comunicazione e  che prevedano soprattutto un Piano di miglioramento; Sorveglianza, Validazione e Verifica.

Un buon capitolato tecnico

Ovviamente un disciplinare tecnico deve coinvolgere il gestore, metterlo di fronte alle proprie responsabilità e definire il livello di qualità del servizio richiesto.

Definire chiaramente il tipo di servizio richiesto significa: definire le attività di sorveglianza; definire i protocolli di manutenzione delle apparecchiature installate e i protocolli da applicare in caso di urgenza; richiedere frequenti controlli sull’operato mediante relazioni e incontri programmati e un piano di miglioramento continuo

Occorre poi che venga puntualizzato che: ai corsi di formazione a carico del gestore deve essere permesso al personale dell’ospedale di partecipare attivamente ai protocolli di prevenzione; che l’informazione arrivi in tempo reale: accesso al telecontrollo e monitoraggio dei parametri significativi dei sistemi di prevenzione; pronta disponibilità: richiedere tempi stretti di intervento in caso di problemi.

Gli strumenti

Trattandosi di un’attività che investe sostanzialmente strumentazioni e situazioni in continua evoluzione, il gestore del servizio deve: Conoscere la struttura sia a livello di impianti idroaeraulici sia all’uso effettivo degli spazi; Avere valutato il rischio Legionellosi e averlo descritto nella valutazione dei rischi (ad esempio, Water Safety Plan); Conoscere e aggiornarsi sulle tecnologie presenti sul mercato; Definire le attività di sorveglianza e gli indici di qualità di manutenzione preventiva e correttiva; Aderire alle Linee Guida Nazionali e Regionali.

Chi non rispetta i patti paga!

Parlando sempre di un buon capitolato tecnico, per un paragrafo dedicato all’Esecuzione di interventi di bonifica ordinari e straordinari (servizio opzionale), il nostro relatore segnala nella stesura: “L’appaltatore dovrà in ogni momento attuare gli interventi di trattamento e sanificazione ordinaria e straordinaria previsti nel protocollo di intervento da rischio legionella. Gli interventi opzionali saranno compensati tramite le somme a disposizione nell’extracanone, mediante contabilizzazione a misura, applicando i prezzi unitari, al netto del ribasso d’asta, riportati nell’allegato 1. All’interno del protocollo di intervento da rischio legionella sono previsti anche l’installazione di filtri assoluti, a seguito di valori di legionella superiori a 10.000 ufc/1, fino a quando gli effetti delle misure straordinarie previste non modificano tali valori, riportandoli al di sotto della soglia critica. Il costo della installazione di tali filtri assoluti è totalmente a carico dell’Appaltatore. Infatti, poiché la normale e corretta manutenzione degli impianti assicura la presenza di valori di legionella al di sotto dei valori critici, il loro superamento è indice di un servizio carente e discontinuo. Pertanto, tale onere deve essere considerato una penale aggiuntiva a quelle elencate all’art. 1232 del Capitolato”.

Misure di prevenzione

Non bisogna dimenticare che anche prima, durante e dopo l’assegnazione di un appalto il committente ha dei precisi obblighi e doveri di cui si deve far carico. Nella fattispecie il nostro autore prende in considerazione i compiti della Direzione Tecnica, i compiti della manutenzione e i Compiti del personale sanitario.

1. Compiti della Direzione Sanitaria
– Predisporre il Water Safety Plan (Piano di prevenzione della Legionellosi)
– Verificare che tutti i soggetti coinvolti nel Piano di Prevenzione eseguano i propri compiti
– Comunicare con la Direzione Tecnica: Per lavori in corso su reti e impianti; Per guasti; Per mancanza di personale tecnico
– Con il Gestore dell’impianto per la Prevenzione della Legionellosi: Per invio estratti operativi e schede di intervento compilate; Per richiesta di informazioni e chiarimenti; Per riunioni di coordinamento e pianificazione.

2. Compiti della Direzione Tecnica
– Assicurarsi che la manutenzione abbia a disposizione i mezzi, gli strumenti e il personale per eseguire gli interventi
– Verificare che la manutenzione esegua gli interventi previsto dal Registro e le azioni previste dagli Estratti Operativi
– Comunicare con la Direzione Tecnica: Per lavori in corso su reti e impianti; Per guasti; Per mancanza di personale tecnico
– Con il Gestore dell’impianto per la Prevenzione della Legionellosi: Per invio estratti operativi e schede di intervento compilate; Per richiesta di informazioni e chiarimenti; Per riunioni di coordinamento e pianificazione.

3. Compiti della Manutenzione
– Eseguire tutti gli interventi programmati nel Registro delle Manutenzioni e della Sorveglianza
– Eseguire tutte le azioni previste dagli Estratti Operativi
– Eseguire le operazioni di flussaggio periodico dei punti critici (es. fondo boiler)
– Verificare criticamente lo stato degli impianti e della rete
– Comunicare alla Direzione Tecnica eventuali problemi che dovessero verificarsi o le necessità a cui far fronte (es: comprare i soffioni, filtrini, cambiare disincrostante…)

4. Compiti del Personale Sanitario
– Informarsi sulle camere non occupate da più una settimana con o senza pazienti in arrivo
– Eseguire spurghi da tutti i terminali delle camere non occupate da più di una settimana dando la precedenza a quelle con pazienti in arrivo
– Comunicare alla manutenzione tutti i problemi idraulici che si dovessero verificare nelle camere (rompigetto incrostati, basso flusso dai rubinetti, acqua che non arriva calda… )

Conclusioni

Dopo aver affrontato in modo abbastanza approfondito cosa deve contenere un capitolato tecnico per la prevenzione della legionella, riportiamo un breve elenco di Codici e Norme che devono essere tenuti presenti e che riguardano:
– Responsabilità Penale;
– Responsabilità Civile;
– Responsabilità Amministrative:
– Codici Etici;
– Codici Deontologici.

Non va inoltre ignorato che Contratti e Capitolati tecnici debbono tener presente e far riferimento a:
– Protocolli Diagnostici Terapeutici;
– Protocolli Tecnici W.S.P.;
– Leggi e Regolamenti
– Linee Guida;
– Certificazioni.

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La legionella

La legionella è un batterio Gram negativo aerobio genere Legionellla. Ne sono state individuate 61 specie di 70 sierogruppi e il più frequente è la Legionella Pneumophila Sierogruppo 1.

Presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali ha carattere ubiquitario e si manifesta in epidemie, serie di casi indipendenti in aree ad alta endemia, in casi sporadici.

Può assumere forma polmonare (mortalità 10-15%), forma febbrile extrapolmonare, forma subclinica.

L’incidenza della legionellosi, secondo dati ECDC riferiti al 2015, è:
– in Europa 1,4/1000;
– in Italia 2,7/100.000.

L’Ospedale Bassini

  • Hinterland nord di Milano
  • Bacino di utenza di 300.000 persone
  • 360 posti letto
  • Bonifica annuale dei serbatoi dell’acqua potabile e dell’acqua calda sanitaria
  • Disinfezione in continuo dell’acqua calda sanitaria con biossido di cloro dal 2002
  • Dal 2011 monoclorammina
  • 3 torri evaporative trattate a shock periodico con un biocida a base di bromo (DBNPA)


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