Il Parlamento Europeo ha approvato il Made in (Italia-Germania: 1 a 0)

Bruxelles, 15 aprile – Il Parlamento europeo ha votato la Relazione Christel Schaldemose sulla Sicurezza dei prodotti di consumo. All’interno di questa relazione, all’art. 7, è stato approvato il tanto atteso provvedimento sul Made in, che garantisce ai consumatori europei il diritto di sapere da dove il prodotto proviene, così come avviene negli Stati Uniti e in Giappone. I voti a favore sono stati 573, quelli contrari 18 (tra questi compaiono la Germania e la Svezia ), gli astenuti 52.

In sostanza la Commissione Europea ha chiesto a Strasburgo di rendere obbligatoria l’indicazione del Made in (per cui l’Italia si batte da anni) per tutti i prodotti non alimentari venduti sul mercato dell’Unione e destinati ai consumatori e l’Europarlamento ha approvato, in prima lettura, la proposta.
Lo scopo della proposta – che rende obbligatorio il marchio del Paese d’origine – è di  migliorare la tracciabilità delle merci e rafforzare la tutela dei consumatori. L’etichetta Made in dovrà essere obbligatoriamente utilizzata per tutti i prodotti non alimentari venduti all’interno dei Paesi dell’Unione Europea, con l’eccezione delle medicine.

La Commissione Europea ha chiesto inoltre pene più severe per le imprese che non rispettano le norme di sicurezza e vendono prodotti potenzialmente pericolosi: la Commissione chiede che le sanzioni per le imprese che violino queste regole siano «proporzionate e dissuasive» e che tengano conto della gravità, della durata e del carattere intenzionale o ricorrente della violazione, nonché della dimensione della società.

A oggi, il 10% dei prodotti non alimentari destinati ai consumatori dell’Unione  non è riconducibile al produttore.

Confindustria ha espresso “particolare soddisfazione per il sostegno che il Parlamento europeo ha dato alla proposta di introdurre un ‘made in’ obbligatorio a livello Ue presentata dalla Commissione europea su impulso del vicepresidente Tajani e si augura che in Consiglio si riesca a raggiungere rapidamente un accordo politico perché l’approvazione dell’articolo 7 sul ‘made in’ da parte del Parlamento europeo rappresenta un risultato di fondamentale importanza per il Sistema Italia, reso possibile grazie al contributo delle associazioni di settore italiane ed europee ed alla mobilitazione degli eurodeputati italiani maggiormente coinvolti in questo dossier”.



Il tuo nome (richiesto)

La tua email (richiesto)

Il tuo messaggio