Finmeccanica: satelliti e droni per l’ambiente

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Sono necessari sistemi innovativi per limitare gli sprechi, ridurre l’inquinamento, creare nuovi modelli di sviluppo sostenibile.

Finmeccanica è in prima fila nella realizzazione di prodotti a elevata efficienza e all’avanguardia anche in termini di .

L’esperienza di Finmeccanica è stato l’argomento del convegno ‘Proteggiamo la nostra Terra dall’alto: dai satelliti ai droni‘ organizzato da Finmeccanica a Expo con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e quello delle Politiche agricole.

Finmeccanica, ha detto l’amministratore delegato, Mauro Moretti “dispone di un portafoglio di tecnologie e prodotti in grado di rispondere efficacemente alle sfide associate allo sviluppo e alla gestione sostenibile dell’ambiente, degli ecosistemi e dei territori, garantendo una supervisione accurata delle risorse naturali, della qualità dell’aria e dell’acqua e della produzione alimentare“.

In questo ambito, infatti, il gruppo vanta molte tecnologie, dai sistemi satellitari per l’osservazione della Terra e la geolocalizzazione a radar e sensori, dai sistemi per le comunicazione sicure ad aerei ed elicotteri per interventi sul territorio, fino ai velivoli a pilotaggio remoto per operazioni di sorveglianza e intelligence.

Oggi è possibile effettuare il telerilevamento satellitare e utilizzare radar e sensori per la realizzazione di sempre più accurate previsioni metereologiche; acquisire immagini e dati da sensori aeroportati, integrati su elicotteri, aerei o sistemi a pilotaggio remoto, che permettono la valutazione qualitativa e il rilevamento di eventi inquinanti.

Il mercato mondiale dei servizi satellitari è stimato in circa 33 miliardi annui per i prossimi 5 anni.

In particolare, il mercato della ‘geoinformazione’ vale oltre 5 miliardi annui a livello globale, rappresentando il segmento con il più elevato tasso di crescita, pari a oltre il 9% annuo nel prossimo decennio.

Il settore dei sistemi aerei a pilotaggio remoto è considerato, in prospettiva, uno dei più dinamici nell’ambito dell’aerospazio, con un valore pari a circa 45 miliardi nei prossimi dieci anni e – per lo stesso periodo – un tasso di crescita annuo pari a oltre il 5%.

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foto Wikimedia Commons



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