Cresce l’occupazione nell’industria delle rinnovabili. In un anno è aumentata del 18% (oltre un milione di posti di lavoro in più).
Secondo il Rapporto annuale dell’Irena, l’Agenzia Internazionale dell’Energia Rinnovabile, ‘Renewable Energy and Jobs -Annual Review 2015′, nel 2014 i posti di lavoro nell’ industria delle energie verdi sono stati 7,7 milioni, contro i 6,5 milioni dell’anno precedente.
In cima alla classifica per occupazione è l’industria del solare con 2,5 milioni occupati, seguita da quella dei biocarburanti liquidi con 1,8 milioni di posti di lavoro e dall’eolico che per la prima volta ha superato il milione di green jobs a livello mondiale.
“L’energia rinnovabile continua ad affermarsi come uno dei principali datori di lavoro a livello mondiale -ha affermato il Direttore generale di Irena, Adnan Z. Amin – generando forti vantaggi economici e sociali a livello mondiale. Questo aumento è dovuto anche, in parte, al calo dei costi delle tecnologie“.
L’Asia è il continente dove si è creato il maggior numero di posti di lavoro con cinque nazioni che si trovano nei primi dieci posti per occupazione (Cina, India, Indonesia, Giappone e Bangladesh). Di fronte a questo boom dell’Oriente, in Europa e negli Stati Uniti si è assistito a un calo: nel 2013 totalizzavano il 31% dei posti di lavoro nelle rinnovabili contro il 25% del 2014.
I primi 10 paesi per occupazione sono Cina, Brasile, Stati Uniti, India, Germania, Indonesia, Giappone, Francia, Bangladesh e Colombia. La Cina è il principale ‘datore di lavoro’ per le rinnovabili con 3,4 milioni di occupati e la Germania è leader in Europa con 371.400 occupati.
Secondo una stima di Irena, se si raddoppiasse la percentuale di rinnovabili nel mix energetico globale entro il 2030, i posti di lavoro supererebbero i 16 milioni.
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