È il Centro Centro CIRS di ricerca interattiva sulla sostenibilità dell’Università della British Columbia di Vancouver l’edificio più sostenibile e innovativo. Lo ha affermato il Royal Architectural Institute of Canada (RAIC).
nota:
The Royal Architectural Institute of Canada (RAIC), anche conosciuto dal 2012 come Architecture Canada, è un’associazione canadese, fondata nel 1907, che rappresenta oltre 3.600 architetti canadesi e docenti e laureati di scuole canadesi di architettura. Si esprime come la voce per l’architettura in Canada e fornisce il quadro nazionale per lo sviluppo e il riconoscimento di eccellenza architettonica.
La motivazione del Premio è stata perché l’edificio “particolarmente attento all’illuminazione e ventilazione naturale, integra un numero svariato di strategie progettuali orientate alla sostenibilità. Utilizza approcci passivi e innovativi, molti dei quali potrebbero essere trasferiti ed applicati ad altri edifici“.
Il premio, nato dalla collaborazione del RAIC con il Green Building Council Canada, vuole promuovere l’architettura sostenibile, riconoscendo le best-practice che coniugano innovazione tecnologica con i risultati in termini di impatto ambientale e benessere degli occupanti.
Il vincitore 2015 verrà premiato nel corso del Festival di Architettura del RAIC, che si svolgerà a Calgary dal 3 al 6 giugno.
Le caratteristiche
Inaugurato a novembre 2011, il Centro di ricerca è stato ideato dal fondatore del CIRS, John Robinson, in collaborazione con lo studio di architettura Perkins+Will di Vancouver.
Sviluppato su una superficie di 5675 metri quadrati disposti su quattro piani, l’edificio ha superato ampiamente gli standard della certificazione Leed Platinum di cui è stato insignito.
Illuminazione e ventilazione naturale
La struttura portante è di legno di pino dalle foreste tra la British Columbia e l’Alberta, l’edificio ha una forma a U per sfruttare al meglio l’illuminazione e la ventilazione naturale.
La facciata ha un sistema di schermatura solare dotato di moduli fotovoltaici e di un dispositivo di ombreggiatura dinamica che si adatta ai cambiamenti climatici stagionali.
L’ottimo rendimento energetico è dato dall’implementazione di pompe di calore, copertura fotovoltaica e un sistema di recupero di calore che consente all’edificio di immettere in rete un surplus di 600 megawattora, a beneficio dell’intero campus universitario.
Gestione idrica
Anche sotto questo versante l’edificio è indipendente. I tetti più alti della struttura sono dotati di raccoglitori che convogliano l’acqua in una cisterna sotterranea, dove avviene la filtrazione e il trattamento per la potabilità. Viene invece utilizzata acqua fognaria per l’irrigazione del tetto verde.
(fonte: CasaeClima)