Cyber crime: stop a una rete di computer ‘zombie’

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Operazione Rubbly: la Polizia smantella una botnet 

Una botnet, ossia una rete di computer ‘zombie’, è stata smantellata dalla Polizia di Stato con l’operazione ‘Rubbly’, conclusa il 26 febbraio .

Una rete di computer ‘zombie’ consiste in un insieme di computer controllati da un amministratore – il cosiddetto ‘Botmaster’ – utilizzati da cyber criminali per effettuare attacchi informatici di varia natura.  Una volta acquisito il controllo di computer tramite virus, venivano sottratte informazioni su account bancari e password: in questo caso, i computer coinvolti sono stati più di 3 milioni.

L’operazione è il frutto di una stretta collaborazione tra la Polizia di Stato e l’European Cyber Crime Center (EC3) di Europol e le unità specializzate nel cyber crime di Germania, Paesi Bassi e Regno Unito.

Gli esperti della polizia postale e delle comunicazioni hanno potuto verificare che, una volta acquisito il pieno controllo da remoto dei computer infettati dal virus malevolo (malware), venivano sottratte informazioni su account bancari, password di accesso alla posta elettronica nonché credenziali dei più noti social network.

Sul territorio italiano, il C.N.A.I.P.I.C. (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) della polizia postale e delle comunicazioni e il compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Milano hanno sequestrato un server di comando e controllo (C&C)  nell’area milanese, che verrà messo a disposizione dell’European Cyber Crime Center di Europol di EC3 per proseguire l’attività investigativa.

Per ulteriori informazioni: www.getsafeonline.org o www.cyberstreetwise.com



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