Comac: ReWater riutilizza l’acqua delle lavasciuga

ReWATER è la nuova tecnologia di la nuova tecnologia di Comac che riutilizza l’acqua delle lavasciuga che riutilizza l’acqua delle lavasciuga.

Comac è da sempre sensibile al tema della scarsità idrica, per questo ha pensato a soluzioni che permettono di riutilizzare l’acqua delle operazioni di pulizia, cercando così di salvaguardare le risorse idriche con tecnologie che ne prevedono il riutilizzo.

Per l’Azienda veronese l’acqua non è mai stata così importante, e da qui è nato il progetto #comac4water che si concentra sulla ricerca delle migliori soluzioni per il riciclo dell’acqua delle lavasciuga pavimenti.

Oggi Comac ha tre proposte per riutilizzare l’acqua delle operazioni di pulizia: il sistema a bordo macchina Non Stop Cleaning, l’unità esterna InAqua e la nuovissima tecnologia ReWater.

ReWater è la tecnologia più semplice tra le soluzioni di Comac, che permette comunque di riutilizzare l’acqua di lavaggio della lavasciuga, ma con un grado di filtrazione ridotto, garantendo sempre ottimi risultati di pulizia.

Questo perché è dotata di un sistema di filtraggio a 4 fasi che, grazie a una doppia azione di filtrazione meccanica e una di separazione per decantazione, consente di lavorare senza problemi mantenendo sempre costanti le performance di pulizia.

ReWater: il sistema di filtraggio

L’acqua filtrata e decantata ovviamente non ha un colore chiaro come l’acqua dolce. Ma è comunque utilizzabile per la maggior parte degli interventi di pulizia ordinaria dei pavimenti, purché svolti in ambienti che non richiedano particolari protocolli (come la sanità o l’industria alimentare).

I vantaggi

Per capire quali sono i benefici di questa tecnologia basta fare un confronto tra lavasciuga.

Una lavasciuga pavimenti C85 standard utilizza in media 94.000 litri di acqua in un anno. La stessa lavasciuga, sugli stessi turni di lavoro, ma dotata di tecnologia ReWater ne utilizza 41.000, con un risparmio di 53.000 litri in un anno.

ReWater permette quindi di risparmiare non solo l’acqua ma anche il tempo dedicato ai pit-stop, il detergente e quindi il denaro.



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