CNA Industria: “Serve un’innovazione più a misura di Pmi”

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L’Italia non è collocata in una cattiva posizione in Europa a livello di innovazione. Se analizziamo le registrazioni di marchi e brevetti, che sono tantissime, ci sono ancora migliaia di imprese che hanno portato innovazione pur non brevettandola” lo ha affermato il Presidente nazionale di CNA, Daniele Vaccarino, in occasione del convegno “L’impresa, l’innovazione, la ricerca” organizzato da CNA Industria nazionale, svoltosi l’8 giugno a Bologna presso l’Aula Magna di Santa Cristina dell’Università di Bologna.

Secondo Vaccarino, il problema è che il mondo della ricerca e quello della politica ancora sottostimano l’innovazione nelle Pmi. Se invece questo mondo fosse maggiormente compreso, si produrrebbero semplificazioni, canali e leggi più a misura di Pmi con effetti positivi per tutta l’economia.

E: “Sicuramente gli incentivi sono importanti, ma fondamentale è la comprensione del nostro mondo di piccole e medie imprese e di quanta innovazione producono e potrebbero produrre ulteriormente“.

L’iniziativa – che ha visto la collaborazione di CNA Bologna, della Conferenza nazionale delle Fondazioni Universitarie e della Fondazione Alma Mater – ha sottolineato come la crescita della competitività delle imprese sia strettamente connessa alla capacità di offrire prodotti e servizi di alta qualità, realizzati attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, per rispondere alle esigenze di una domanda, interna ed estera, sempre più condizionata da modalità di consumo in costante evoluzione.

L’innovazione è già dentro la testa dell’imprenditore, nel momento in cui pensa ad un nuovo prodotto da mettere sul mercato – ha affermato Valerio Veronesi, Presidente CNA Bologna – Il compito di associazioni come CNA è mettere a sistema patrimoni comuni, fare rete con università e centri di ricerca per dare opportunità di innovazione alle imprese.

Agli imprenditori, soprattutto a quelli più piccoli, oggi occorre la speranza, di poter stare con successo sul mercato, perché per le piccole e medie imprese la crisi non è ancora passata“.

Un appello raccolto dal Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi: “Abbiamo una struttura molto robusta dedicata all’innovazione e alla ricerca per le imprese“, ma il Rettore ha anche sottolineato come la burocrazia sia ancora un forte ostacolo all’innovazione (“ogni giorno una circolare, non se ne può più“) e proprio per semplificare le procedure possono essere molto efficaci le Fondazioni Universitarie.

Noi siamo impegnati perché le piccole e medie imprese non si sentano più piccole – ha aggiunto Alfeo Carretti, Presidente CNA Industria Nazionale – e nel far conoscere l’eccellenza delle nostre 40.000 Pmi industriali associate a CNA a livello nazionale“.

In questa occasione sono stati presentati diversi casi d’eccellenza, come quello della Italsigma o della bolognese Cat Progetti che, come ha spiegato il titolare Paolo Bertuzzi “fa parte di Innovanet, gruppo di imprese bolognesi orientate all’innovazione. Siamo partiti in 3, adesso siamo in 150 imprese con 7 cluster di progetto e tantissime collaborazioni con Università e in Europa. Diversi nostri progetti sono stati già accettati a livello europeo e siamo fiduciosi che diversi altri potranno accedere a finanziamenti“.

Nel talk show condotto dal vicedirettore de Il Resto del Carlino Massimo Gagliardi, gli onorevoli Gian Carlo Sangalli, Gianluca Benamati e Raffaello Vignali hanno spiegato come Camera e Senato si sono impegnate e si stiano impegnando a mettere in campo quelle leggi che, come chiedeva il Presidente Vaccarino, sostengano quell’innovazione presente e auspicabilmente futura nelle pmi italiane.

Insieme a loro l’assessore della Regione Emilia Romagna Patrizio Bianchi e il Presidente della conferenza nazionale delle Fondazioni Universitarie Ferdinando Di Iorio.



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