Il nuovo rapporto dell’IPCC, l’organismo ONU sui cambiamenti climatici, sottolinea come gli impatti del riscaldamento globale siano già evidenti in tutti i continenti e gli oceani e la tendenza sia per un rapido peggioramento.
“In Europa, la regione mediterranea è quella che risentirà più di tutte dei cambiamenti climatici a causa dei notevoli impatti attesi sul turismo, sull’agricoltura, sulle attività forestali, sulle infrastrutture, sull’energi”. Marco Grasso, docente di Politiche ambientali dell’Università di Milano-Bicocca che segue gli effetti politici e sociali del cambiamento climatico, commenta a caldo il secondo volume del quinto rapporto IPCC, nella presentazione alla stampa.
“I cambiamenti climatici – continua Grasso, commentando il rapporto ‘Climate Change 2014: Impacts, Adaptation, and Vulnerability’ – possono introdurre disparità economiche all’interno dell’Europa, favorendo regioni meno colpite dal cambiamento climatico e aggravando quelle più esposte, come quella mediterranea”.
“Le future proiezioni climatiche – aggiunge Grasso che approfondirà il tema il prossimo 9 aprile in occasione della giornata Milano-Bicocca e i Cambiamenti Climatici: Ricerca, Formazione, Divulgazione (ore 9, Edificio U4, Aula 8, Piazza della Scienza) – prevedono un aumento delle temperature in tutte le regioni europee, un marcato aumento di precipitazioni nel Nord Europa e una diminuzione significativa nel Sud Europa, un aumento di estremi termici, periodi di siccità alternati ad abbondanti precipitazioni”.