A Pechino, al Reinvented Toilet Expo, Bill Gates, il co-fondatore di Microsoft, ha presentato il 6 novembre una toilette che non ha bisogno di acqua e fognature ma utilizza la chimica per trasformare i rifiuti in fertilizzante, un aiuto per le popolazioni più povere, che vivono in condizioni igieniche precarie e quindi soggette facilmente alle infezioni che ne derivano. L’innovativo wc, studiato e progettato da anni, e realizzato con componenti che provengono da diversi paesi, tra cui USA, Thailandia e Cina, ora è a punto e pronto per essere usato.
Diversi i design per la toilette, ma il principio è lo stesso: i water ricevono sia i rifiuti solidi sia quelli liquidi e applicano un’azione chimica – che in molti casi include la combustione – che consente la loro eliminazione (a differenza dei wc tradizionali si limitano a eliminare i rifiuti con l’acqua e quindi li convogliano nelle fognature).
Nell’innovativa toilette, infatti, un contenitore sotto il pavimento raccoglie i rifiuti e un reattore biochimico, attivato dall’energia di un pannello solare, con una reazione elettrochimica, li scompone in acqua pulita, idrogeno e fertilizzante da usare in agricoltura. Gates si augura che l’invenzione venga adottata nelle scuole e nei condomini e – quando riuscirà a essere venduta a un prezzo più accessibile – possa arrivare in tutte le case, garantendo l’igiene e quindi migliori condizioni di salute.
La Fondazione Bill e Melinda Gates dal 2011 ha versato più di 200 milioni di dollari per ricercare e sviluppare tecnologie sanitarie più sicure: nel mondo – secondo quanto stimato dalla Fondazione – 500mila bambini di meno di cinque anni muoiono per le infezioni causate dalle scarse condizioni igieniche. Oltre che dal punto di vista umanitario e sociale, dal punto di vista economico significa una spesa di più di 200 miliardi di dollari per l’assistenza sanitaria.
L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, afferma che le persone che non possono accedere a strutture igienico-sanitarie sono più di 2,3 miliardi, i bambini sotto i 5 anni che muoiono ogni anno per diarrea spesso causata da cibo e acqua contaminati.