Audizione ANIP in Commissione Lavori Pubblici

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Recepimento delle Direttive sugli appalti pubblici

 

ANIP, l’Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Sevizi Integrati di Confindustria, in rappresentanza del comparto dei servizi integrati, è stata protagonista dell’audizione in 8^ Commissione Senato,  presieduta da Altero Matteoliindetta in sede di avvio della discussione sul disegno di legge delega in materia di appalti pubblici e concessioni.

Il recepimento delle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici e concessioni – ha dichiarato Lorenzo Mattioli, presidente ANIP – offre un’occasione preziosa per assicurare al comparto dei servizi una disciplina adeguata e differenziata rispetto alle opere pubbliche che chiediamo da tempo perché consentirà di aumentare l’occupazione, rendere più efficiente la spesa pubblica e garantire la trasparenza negli appalti”.

Lorenzo Mattioli ha messo in evidenza come il mercato dei contratti pubblici dal 2008 a oggi abbia subito una profonda ristrutturazione: a una diminuzione del settore dei lavori ha fatto riscontro un deciso incremento dei servizi.

Nel 2013, infatti, la quota di contratti pubblici destinata ai lavori si è attestata intorno al 25% degli importi dei bandi di gara, per una somma complessiva di circa 22 miliardi di euro, le forniture hanno invece riguardato il 31% del mercato (27 miliardi di euro), mentre i servizi hanno raggiunto il 44% per un importo di quasi 39 miliardi. Il dato sullo sviluppo potenziale del comparto, visto l’attuale trend in crescita, supera i 130 miliardi di euro, con una previsione di 2,5 milioni occupati.

Proprio in considerazione di questi dati, il presidente Mattioli ha evidenziato come la corretta declinazione dei principi che stanno alla base del mercato dei contratti pubblici divenga oggi ancora più importante.

“Oggi i servizi svolgono, pur nelle difficoltà, una funzione anticiclica – ha evidenziato il presidente ANIP – domani, un’adeguata regolazione favorirà la crescita di imprese sempre più competitive sul piano internazionale, capaci anche di sviluppare nuova occupazione stabile, che secondo stime del Ministero del Lavoro, si attesterebbe attorno ai 300.000 nuovi posti di lavoro. Riteniamo prioritario, quindi, regolamentare i servizi in modo specifico e distinto rispetto al comparto dei lavori, in modo da coglierne le peculiarità”.

In merito alle criticità che ancora insistono sul settore, il Presidente Anip ha evidenziato come:

  • il sistema di aggiudicazione e di gestione degli appalti di servizi non tiene sufficientemente conto delle dinamiche legate al costo del lavoro e al rispetto della contrattazione collettiva di riferimento;
  • troppo spesso il regolare pagamento o meno degli oneri fiscali e contributivi altera la concorrenza a vantaggio degli operatori meno corretti;
  • un appalto di servizi, e soprattutto quelli più complessi, eseguiti in una logica di global service, con obiettivi qualitativi di risultato deve necessariamente essere oggetto di procedura di aggiudicazione secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa.

La successiva discussione ha visto gli interventi del vice presidente e relatore Stefano Esposito e del relatore Lionello Marco Pagnognelli, che hanno condiviso l’esigenza di una regolamentazione specifica per i servizi, vista la determinante importanza assunta dal comparto nel contesto dell’economia del Paese.

Rispondendo alle domande dei relatori, il presidente ANIP ha chiarito che il settore necessita di una disciplina del criterio di aggiudicazione secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa diversa dall’attuale, coerente con la nuova disciplina comunitaria, e che i processi di aggregazione della domanda debbano necessariamente salvaguardare le esigenze delle PMI e del territorio di riferimento.

Questa importante occasione di confronto – ha sottolineato Mattioli – rappresenta un fatto storico non solo per la nostra Associazione, ma per tutto il comparto dei servizi integrati, che finalmente sta ottenendo i necessari riconoscimenti istituzionali in vista di una legislazione coerente con le nostre istanze e legittime esigenze”.



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