Spesso il mondo del lavoro fa propri termini che vengono da altri settori, e lo sport rappresenta spesso una fonte di ispirazione, per dare un’idea chiara e immediata di cosa si sta parlando. Stavolta è un termine del rugby che viene preso per identificare una figura nuova: il termine scrum nel rugby significa mischia, e oggi scrum master entra in azienda con un nuovo ruolo.
Chi è allora? Lo scrum master è un supervisore dell’attività digitale, non è un manager inteso nel senso ormai comune del termine, quindi non chi si fa forte di una posizione gerarchica per assolvere il suo compito all’interno di un’azienda.
Non un capo, ma un tipo di coordinatore, che individua i punti deboli di un’attività, fissa riunioni giornaliere, affronta problematiche, affiancando chi si occupa del progetto, ed è soprattutto attento a scadenze e sconfinamenti di budget. In effetti, lo scrum master dovrebbe mettere il team di lavoro nelle condizioni di essere sempre più efficiente e performante.
“Lo scrum master mette il team nelle condizioni di essere sempre più efficiente e performare al meglio – conferma Stefano Mainetti, responsabile scientifico dell’Osservatorio Enterprise Application Governance del Politecnico di Milano in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore – Nel concreto gestisce i servizi di coordinamento delle persone. Ad esempio, se un programmatore ha delle difficoltà gliene affianca un altro complementare”.
Molto diffusa all’estero, questa figura sta prendendo piede ora anche in Italia: attività che risulta bene remunerata, visto che lo stipendio annuale per i più esperti è intorno ai 70-80mila euro.
Fonte: Bimag