Obbligatorio inserire anche il CUP
I dati dei contratti devono essere corredati oltre che del Cig (Codice Identificativo Gara) anche del Codice Unico di Progetto (Cup)
L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici – nell’ambito del monitoraggio delle opere pubbliche in attuazione del D. Lgs. 229/2011 – ha assunto l’impegno di trasmettere alla Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche (Bdap) tutti i dati concernenti il ciclo di vita dei contratti pubblici, dalla fase di assegnazione del Cig (già in suo possesso).
Per evitare un ulteriore invio alla Bdap di elementi già acquisiti dall’Avcp, i dati dei contratti devono essere corredati, oltre che del CIG, anche del Codice Unico di Progetto (CUP) cui si riferiscono. L’integrazione dovrà avvenire a cura del RUP (Responsabile Unico del Procedimento), nella tempistica indicata.
Il CUP è obbligatorio per :
a) l’appalto di lavori diversi da quelli di manutenzione ordinaria;
b) l’appalto di servizi finalizzato alla realizzazione di un progetto di investimento pubblico; c) l’appalto di forniture finalizzato alla realizzazione di un progetto di investimento pubblico;
d) gli appalti di servizi o forniture che, sebbene non rientrino nelle fattispecie di cui ai punti c) e d), siano cofinanziati da fondi comunitari.
Creazione di un nuovo CIG
A partire dal 12/5/2014 è obbligatorio indicare sul sistema SIMOG (Sistema informativo monitoraggio), in sede di creazione del CIG, il CUP identificativo del progetto nell’ambito del quale si colloca l’appalto. Sarà possibile indicare più CUP a fronte di uno stesso CIG.
Al momento dell’inserimento del CUP, il sistema SIMOG verificherà che ciascun codice CUP inserito sia effettivamente presente nella banca dati del CIPE e, in caso positivo, consentirà al RUP di visualizzare il soggetto che ne ha richiesto il rilascio e l’oggetto del progetto.
La mancata indicazione di un CUP (o l’indicazione di un CUP non valido) determinerà l’impossibilità di acquisire il CIG e/o di perfezionarlo.