Legalità, trasparenza e lotta alla corruzione; contrasto al lavoro irregolare e tutela dell’occupazione; tempi certi per gli iter di aggiudicazione e i pagamenti; qualità delle imprese e controlli.
Sono queste le direttrici del Protocollo di intesa in materia di appalti di lavori, forniture e servizi firmato il 6 luglio tra il Comune di Bologna, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Alleanza delle Cooperative Italiane, Confcommercio, Unindustria, Cna, Confartigianato, Ance Bologna.
Il nuovo protocollo, che sostituisce quello firmato nel 2005, ha durata triennale, in modo da poter essere revisionato e aggiornato.
Il principio della legalità deve essere alla base di ogni fase della procedura di gara. Per questo, dal 1° gennaio 2016 il Comune di Bologna si impegna a inserire nei documenti di gara, quale fattore premiante per l’impresa, il possesso del Rating di Legalità rilasciato dall’Antitrust.
Per la trasparenza il Comune renderà ancora più visibile l’intera filiera delle gare, su una piattaforma informativa con una mappatura aggiornata degli appalti e delle concessioni in essere.
Sulla qualità, stop al massimo ribasso. il Comune si impegna a prevedere, quale unico criterio di aggiudicazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa per gli affidamenti relativi ai servizi e a privilegiarne l’adozione negli affidamenti di lavori e forniture.
Inoltre, il Comune si impegna a innovare il welfare attraverso la sperimentazione di forme di co-progettazione, secondo le nuove direttive europee in materia di rapporto pubblico-privato e privato sociale, che hanno lo scopo di superare le tradizionali gare di appalto.
Tutte le parti coinvolte si impegnano a contrastare il lavoro irregolare e a tutelare l’occupazione. Le imprese si impegnano all’applicazione e al rispetto del Contratto Nazionale del settore di mercato di riferimento poiché garantiscono la tenuta di livelli qualitativi del lavoro superiori e specifici del territorio.
Per la tutela dell’occupazione, il Comune si impegna a inserire, nei bandi di gara di affidamento di servizi da riaffidare, la clausola sociale per salvaguardare il riassorbimento di manodopera e si impegna a inserire nei bandi di gara anche la clausola per l’inserimento di persone in condizione di svantaggio.
Con il passaggio di tutti i dipendenti in caso di cambio d’appalto è previsto anche il mantenimento dei diritti e delle condizioni retributive di provenienza dei lavoratori, compreso l’articolo 18.
Il commenti di Sonia Sovilla, segreteria Cgil Camera del lavoro metropolitana Bologna, e Maurizio Lunghi, segretario generale Cgil Bologna: “La recente normativa sul tema del lavoro, nota come Job Act, fortemente contestata dalla Cgil ma diventata purtroppo legge dello stato è stata qui neutralizzata a dimostrazione che il tema non è quello di abbassare i diritti e le tutele di chi, tra l’altro, ne ha sempre avuti molto pochi, ma di creare buona e stabile occupazione”.
Le tutele previste dal Protocollo saranno estese anche alle imprese che vengono coinvolte in subappalto. Il Comune si impegna a prevedere l’obbligo della autorizzazione preventiva di tutti i subappalti.
Il Comune di Bologna si impegna a dare tempi certi per q gli iter di aggiudicazione e i pagamenti. E si impegna a prevedere nei capitolati di gara il pagamento diretto delle imprese in subappalto.
La maggior eattenzione alla qualità delle imprese che partecipano a gare e bandi si nota nella definizione dei requisiti di accesso e la stesura di un CV ‘reputazionale delle imprese’, premianti in sede di aggiudicazione.
E sono previste sanzioni per le imprese che non rispettano il capitolato di gara.
Il protocollo è coerente con il Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo economico sociale sottoscritto recentemente in sede di Città Metropolitana e ne rappresenta uno strumento operativo. Con questo protocollo, c’è l’impegno del Comune di Bologna per contenere la spesa pubblica e garantire la qualità delle procedure di gara, operare in sintonia con la legislazione nazionale e regionale, per ridurre le stazioni appaltanti e con l’obiettivo di arrivare presto alla stazione appaltante unica nel comune capoluogo.
Fonte: CasaeClima