Ha 560 anni il primo libro a stampa
La Bibbia di Gutenberg o ‘Bibbia a quarantadue linee’ (B42) è il primo libro stampato in Europa utilizzando i caratteri mobili. Nel 2001 l’Unesco la inserisce nell’elenco delle ‘memorie del mondo’ (Memory of the World è un programma fondato nel 1992 che tutela archivi e documenti storici: sono compresi testi, manoscritti, spartiti, immagini, registrazioni e filmati che hanno costruito la nostra storia collettiva).
Molti aspetti riflettevano la tradizione dei manoscritti: l’assenza di frontespizio, l’uso di capilettera realizzati a mano da artisti e la disposizione del testo in ogni pagina su due colonne di 42 righe ciascuna, da cui il nome Bibbia delle 42 linee.
Realizzata a Magonza, sotto la responsabilità di Johannes Gutenberg e dei soci Johann Fust e Peter Schöffer, è costituita da due volumi in folio di 322 e 319 fogli. Riproduce il testo della Vulgata, la Bibbia latina tradotta da San Gerolamo bel V secolo. Una parte degli esemplari fu stampata su pergamena, un’altra su carta di canapa, importata dall’Italia.
Alla prima copia, stampata il 23 febbraio (e se la data non è proprio quella va bene lo stesso ricordarla), ne seguirono altre 200 circa. Un successo di Gutenberg? Solo marginale, poiché il suo nome non compariva su nessun testo: per ragioni economiche, infatti, aveva dovuto cedere i diritti sulla sua invenzione a Fust, che ne trasse profitto. Solo attraverso le testimonianze dell’epoca fu possibile successivamente riconoscere i meriti del tipografo tedesco.
Foto: “Gutenberg Bible” di Raul654. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons – http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Gutenberg_Bible.jpg#mediaviewer/File:Gutenberg_Bible.jpg