Pulizie in alta quota

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Dai tempi dei mitici grattacieli di New York che ci hanno affascinato per l’inusuale sky line che creavano ai nostri occhi di europei (vivevamo in paesi in cui l’altezza maggiore di un edificio era quella del campanile alto 30 40 metri, e ci terrorizzavano quando diventavano location per i film con King Kong) a oggi la cose sono parecchio cambiate. Adesso edifici di notevole altezza si trovano anche nelle nostre città e  crediamo sia una tendenza irreversibile, ne deriva che  la necessità di interventi di pulizia e manutenzione sarà sempre maggiore.

Per iniziare a dare conto di questo tipo di attività interpelleremo diverse organizzazioni di servizi, ora esordiamo pubblicando le risposte che Armando Foglia, responsabile della Jolly Servizi Gestione Ambiente di Roma ha dato alle nostre domande.

Da quanto tempo svolgete la vostra attività e da quanto erogate servizi di pulizia e manutenzione in altezza?

“La nostra Azienda inizia la sua attività nel 1997, cominciando con i primi contratti nel territorio laziale per poi spingersi su tutto il Centro e Nord Italia. Nel tempo abbiamo perfezionato e aggiunto servizi che coprono a 360 gradi le esigenze dei nostri clienti nell’ambito della sanificazione e manutenzione di ambienti di lavoro. Negli ultimi anni abbiamo cominciato a eseguire i lavori in quota, maggiormente pulizia facciate, attraverso l’utilizzo dei cosiddetti ‘Uomini Ragno’ con calate da tetto lungo la parete”.

Sino a quali altezze siete in grado di offrire i vostri servizi?

“Non ci sono limiti di altezza, scherzando diciamo la frase: “Dateci un punto a cui aggrapparci e risolviamo ogni problematica“. Molti clienti tendono a utilizzare questo metodo perché è il meno invasivo, non ci sono occupazioni di suolo pubblico o interruzioni di servizio; e spesso andiamo a operare dove un autogru non potrebbe arrivare (solai che non hanno portata di peso per sorreggerli, oppure dove non c’è spazio di parcheggio) e dove montare un ponteggio sarebbe molto più complicato”.

Quali attrezzature e prodotti impiegate’?  Gondole, seggiolini, autogru, ponteggi, aste telescopiche… Prodotti chimici, prodotti non chimici, prodotti idrorepellenti, acqua demineralizzata, osmotica…

“I prodotti chimici che normalmente utilizziamo vengono calibrati e scelti a seconda delle caratteristiche della superficie, e da quali agenti è contaminata (smog, graffiti, calcare, guano… ). Comunque tendiamo a utilizzare prodotti ecologici – Linea Ecolabel/Bio  e acqua osmotica. Naturalmente tutti prodotti certificati e accompagnati da schede tecniche e di sicurezza. Lavoriamo maggiormente con i seggiolini, con il supporto di idropulitrici ove serve o piccole aste telescopiche”.

Come reclutate gli addetti per i servizi in altezza e come sono addestrati in particolare per quel che riguarda la sicurezza?

“Gli addetti a questi servizi sono prima di tutto sportivi che hanno coniugato la passione per l’arrampicata a un vero e proprio mestiere. Naturalmente, non tutti possono appendersi a 20, 30 o 50 metri dal suolo senza  particolari doti fisiche e mentali. Oramai abbiamo una squadra fissa che esegue questi servizi, dotata di attrezzature all’avanguardia sempre rinnovate. Sono sottoposti a visite mediche periodiche e a corsi di aggiornamento sui Rischi e  Sicurezza al fine di mantenere costantemente l’idoneità al lavoro. Il nostro Responsabile della Sicurezza provvede a stilare per ogni cantiere lo specifico piano di sicurezza, analizzando e scegliendo prima di tutto gli ancoraggi migliori”.

In quali aree del Paese operate? Livello comunale, provinciale, regionale, nazionale…

“Come dicevo prima, operiamo nel Centro Nord; i nostri clienti ci chiamano, oltre che per i vetri, anche per le potature, per la piccola manutenzione su facciata, per la pulizia di gronde o per l’istallazione di dissuasori e così via”.

Negli Stati Uniti, la patria dei grattacieli, esistono aziende, organizzazioni, leggi, norme di comportamento e altro che aiutano le imprese a prendere le decisioni per il loro lavoro che, come è comprensibile,  proprio nella pericolosità si manifesta la principale caratteristica. Ora nel nostro Paese, invece, cosa manca e cosa sarebbe necessario? 

“In Italia abbiamo sicuramente delle Associazioni di categoria, nel nostro caso la F.N.I.P., Federazione Imprese di Pulizia e Multiservizi, che ci accompagnano per la risoluzione di problematiche o per sviluppare proposte per il settore. Ciò che manca, a mio avviso, è la promozione e l’incentivazione alle nuove iniziative in genere e, per quanto riguarda nello specifico i lavori in quota, inviterei gli architetti a progettare edifici con predisposizioni per la manutenzione futura del palazzo: in Italia trovare le predisposizioni per i  punti di ancoraggio oppure ascensori esterni per la manutenzione delle facciate è rarissimo”.

Furio Bernardini

Le foto si riferiscono ad alcuni recenti lavori eseguiti da Jolly Service su Palazzi Wind, Alcatel, Technip.

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