Come sta Internet? In Europa bene, in Italia…

È stato pubblicato da Akamai Technologies il Rapporto sullo stato di Internet relativo al quarto trimestre 2016. Basato sui dati raccolti dalla Akamai Intelligent Platform, il documento offre informazioni dettagliate su velocità di connessione, metriche di adozione della banda larga, importanti interruzioni di Internet, esaurimento degli indirizzi IPv4 e implementazione del protocollo IPv6.

La velocità di connessione mostra una tendenza positiva a lungo termine in tutto il mondo – oggi si registra un tasso di adozione della banda larga a 15 Mbps del 25% (nel 2008, la definizione di “banda larga ad alta velocità” era uguale o superiore a 5 Mbps e il tasso di adozione era del 16%) ma David Belson, che ha stilato il Rapporto, sottolinea come i trend di crescita siano sì incoraggianti, ma accentuano anche la necessità delle aziende di ottimizzare i contenuti online per l’infinità di dispositivi connessi utilizzati dai clienti.

IN EUROPA

Velocità di connessione 
– Le velocità medie di connessione sono aumentate su base annua in tutti i paesi del sondaggio (a eccezione della Russia, che non ha registrato variazioni rispetto all’anno precedente). La crescita minore è stata rilevata in Lituania (1,9%), la più ampia in Danimarca (29%).
– + 18% su base trimestrale l’aumento della velocità media di connessione (che ha raggiunto i 23,6 Mbps):  la Norvegia mantiene il primo posto tra i paesi Europei.
– 27 dei 31 paesi  registrano velocità di connessione uguali o superiori a 10 Mbps, rispetto ai 26 del trimestre precedente.
– nonostante una crescita nella velocità media di connessione, che da 8,2 (Q3 2016) passa nel trimestre in esame a 8,7 Mbps, nel quarto trimestre 2016 l’Italia scende ancora nella classifica mondiale (è 58esima e rimane la 28esima in area EMEA). In coda, sempre solo Croazia, Grecia e Cipro. Rispetto al trimestre precedente (Q3 2016), si registra un aumento del 5,2% e rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q4 2015) del 16%.

Banda larga
– Tra i top 10 a livello mondiale nell’adozione della banda larga a 25 Mbps, sono sei i paesi europei: Norvegia (al 2° posto), Svezia (al 3º), Danimarca (al 5°), Svizzera (al 6°), Finlandia (all’8º) e Lettonia (al 10°). Incrementi notevoli su base annua sono stati osservati in Danimarca (79%), Svizzera (75%) e Norvegia (62%).
– La Norvegia ha conservato il primo posto nell’adozione della banda larga a 15 Mbps tra i paesi europei inclusi nello studio, alla pari con la seconda classificata, la Svizzera, con un tasso di adozione del 54%. In altri sette paesi (Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Finlandia, Romania, Lettonia e Belgio) il 40% o più di indirizzi IPv4 univoci si è connesso ad Akamai a velocità medie superiori a 15 Mbps.Schermata 2017-03-15 alle 17.06.54
– Con un tasso di adozione del 73%, la Svizzera ha riconquistato il primo posto in Europa per l’adozione della banda larga a 10 Mbps, superando i Paesi Bassi. Tutti i 31 paesi europei inclusi nello studio hanno registrato, nel trimestre in esame, incrementi annuali. In Croazia il tasso di adozione della banda larga a 10 Mbps è più che raddoppiato (146%) su base annua.
– L’Italia non fa molti progressi: solo il 78% delle connessioni sono sopra i 4 Mbps. Il nostro paese si ferma alla 28esima posizione in EMEA e alla 63esima a livello mondiale. Rispetto al trimestre precedente, nel Q4 2016 è stato registrato un lieve calo del 1,8% e dello 0,7% rispetto all’anno precedente (Q4 2015).
-Anche sul fronte adozione dell’high broadband, l’Italia sembra aver arrestato la sua corsa: nel Q4 2016 Akamai registra solo il 23% di connessioni sopra i 10Mbps (nonostante un +19% rispetto al Q3 2016 e un +68% rispetto al Q4 2015). Un confronto: se l’Italia è al 23%, la Romania è a quota 69%.
– A fronte di una media di oltre il 30% per i paesi EMEA coinvolti nello studio, l’Italia registra solo il 10% delle connessioni superiori ai 15 Mbps. Nella classifica mondiale scende dalla 51esima alla 54esima posizione, 29esima posizione in EMEA, nonostante un aumento del 97% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2015).

Protocolli: IPv4 e IPv6
– Nel quarto trimestre del 2016, quasi 807 milioni di indirizzi IPv4 univoci si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform, una riduzione dello 0,4% rispetto al quarto trimestre del 2015.
– L’attività di allocazione e assegnazione degli indirizzi IPv4 nel quarto trimestre è stata significativamente inferiore, con 6,4 milioni di indirizzi assegnati contro i 16 milioni del terzo trimestre.
– Con il 47% delle richieste di contenuti a doppio stack inviate ad Akamai attraverso IPv6, il Belgio ha conservato il suo significativo vantaggio a livello globale nell’adozione di IPv6, con un aumento del 20% su base trimestrale.
– Il volume delle richieste IPv6 provenienti da fornitori di servizi via cavo, wireless e mobili continua a rimanere il più imponente. In Europa, TELENET (Belgio), Kabel Deutschland (Germania) e Sky Broadband (Regno Unito) si sono collocate ai primi posti con il 65%, il 53% e il 50% delle rispettive richieste a doppio stack inviate ad Akamai tramite IPv6 nei propri paesi.

Connettività mobile
– Nel trimestre in esame, il Regno Unito ha nuovamente registrato la velocità di connessione mobile media più elevata, pari a 26,8 Mbps.
– Tra i paesi e le regioni europee qualificate sottoposte a sondaggio, 19 hanno registrato una velocità di connessione mobile media uguale o superiore a 10 Mbps (rispetto ai 16 nel trimestre precedente).
– In Italia la velocità media di connessione mobile ha raggiunto i 11,2 Mbps.

Adozione e velocità della banda larga: continuerà il trend positivo
– La Commissione Europea ha annunciato un fondo CEBF (Connecting Europe Broadband Fund) da 500 milioni di euro per aiutare l’UE a raggiungere l’obiettivo di fornire accesso universale a 100 Mbps a tutti i nuclei familiari e a 1 Gbps a tutte le aziende entro il 2025.
– La Svezia ha ampliato i propri obiettivi, promettendo la banda larga gigabit al 98% della popolazione entro il 2025.
– Il governo tedesco ha annunciato un piano in quattro fasi per ottenere un’infrastruttura Gigabit entro il 2025; la prima fase prevede la copertura universale a 50 Mbps entro il 2018.
– L’autorità di regolamentazione per le telecomunicazioni del Regno Unito, Ofcom, ha pubblicato una proposta per rispettare l’obbligo di servizio universale stabilito dal governo in termini di accesso a 10 Mbps entro il 2020.
– Sparkle del gruppo Telecom Italia, e Libyan International Telecommunications Company (Litc) hanno aggiornato con tecnologia 100 Gbps il cavo che unisce Libia e Sicilia, come conseguenza alla crescente domanda di servizi avanzati tra Libia ed Europa.

fonte: mymarketing

 



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