AFIDAMP: casi di scabbia, necessario incrementare i servizi di pulizia

 

Centinaia di casi di scabbia nell’ultimo periodo testimoniano che ormai la Stazione Centrale di Milano rappresenta un ambiente ad alto rischio dal punto di vista igienico-sanitario e che come tale vada trattato, anche sotto il profilo della sanificazione delle strutture” sono le parole di Stefania Verrienti, segretario generale di Afidamp, associazione nazionale della filiera della pulizia professionale (associa fabbricanti e distributori di macchinari, detersivi, attrezzature).

Nella speranza che le istituzioni intervengano presto per assicurare cure appropriate ed una sistemazione dignitosa agli immigrati che stanziano in stazione, ci auguriamo che il problema della pulizia non venga trascurato. Non bisogna dimenticare che quando si riscontra la presenza di persone colpite da scabbia in un luogo pubblico è necessario implementare e prestare la massima attenzione alle operazioni di sanificazione”.

Anche se il contagio avviene prevalentemente per contatto diretto –  aggiunge Verrienti –  non bisogna sottovalutare il fatto che gli acari possano sopravvivere per parecchie ore lontano dal corpo umano. In questa situazione una corretta pulizia e sanificazione degli ambienti diventa un requisito imprescindibile per salvaguardare i cittadini”.

In una ricerca Afidamp era già emersa una generale insoddisfazione per i livelli di pulizia di treni e stazioni, inadeguati per il 55% degli italiani intervistati che, sul fronte della pulizia nel settore trasporti, avevano promosso  con una larga maggioranza solo aerei ed aeroporti.

 

La scabbia in Stazione Centrale

Dall’inizio dell’anno sono stati 500 i casi di scabbia tra i profughi dei centri d’accoglienza comunali e ministeriali, mentre dall’inizio di Giugno sono già 108 i migranti che hanno contratto la malattia e che sono stati segnalati alle autorità. 

E c’è allarme scabbia in stazione dove stazionano un centinaio di profughi – soprattutto del Corno d’Africa e siriani – e quindi la necessità di provvedimenti rapidi per limitare la situazione. Dopo molti appelli del Comune, la Regione ha annunciato un presidio fisso della Asl in stazione, per gli accertamenti dello stato di salute dei migranti quando, scesi dai treni, si fermano in attesa di indicazioni.

Un ambulatorio al binario 21 sarà disponibile per le prime visite mediche ai migranti e per consigliare loro le terapie adeguate. Anche se non c’è un rischio di epidemia, poiché la scabbia si trasmette con un contatto fisico diretto, con scambio di biancheria (indumenti o lenzuola) per i passeggeri in transito non ci sono particolari rischi: non ci sono stati casi di contagio nemmeno tra i volontari che da più di un anno sono presenti in Stazione Centrale.

È però necessario che anche la terapia venga effettuata tempestivamente: è sufficiente l’applicazione di una crema per 12 ore e il cambio dei vestiti e delle lenzuola.

 

 



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